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La rapina a Pecetto Torinese

Bandito con la pistola spianata alle Poste, poi fugge in monopattino

L'uomo è stato arrestato dai carabinieri, aveva rubato 35mila euro

Il fuggitivo

E' stato fermato dai carabinieri

Ha puntato la pistola contro gli impiegati dell’ufficio postale di Pecetto e si è fatto consegnare decine di migliaia di euro. Poi è scappato a bordo di un monopattino, prima di salire sull’auto che era pronta alla sua fuga. Non l’ha fatta franca il rapinatore che aveva assaltato le poste di uno dei centri più ricchi della collina. I carabinieri del nucleo investigativo di Torino l’hanno arrestato, eseguendo l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei suoi confronti. È un uomo di 43 anni, italiano, che ora dovrà difendersi in tribunale dalle accuse di rapina. L’arresto risale a martedì scorso.

Di prima mattina, il rapinatore si avvicina all’ufficio postale di via Gibellini già a volto coperto: piumino di colore verde nonostante, pantalone scuro, volto nascosto da sciarpa e cappello e guanti sulle mani. Fa irruzione, è armato e punta la pistola contro i dipendenti al bancone. Vuole i soldi, minaccia gli impiegati e li costringe ad aprire la cassa. Per sbloccarla servono quindici minuti, durante i quali resta all’interno fianco a fianco con gli operatori. Quando la cassa si apre, preleva 35mila euro e si allontana. Spera di farla franca, anche perché l’ufficio non è dotato di un impianto di videosorveglianza.

Quando la cassa si apre, preleva 35mila euro e si allontana. Spera di farla franca, anche perché l’ufficio non è dotato di un impianto di videosorveglianza

Nelle vie intorno, però, ci sono telecamere private e del Comune. Inquadrano il rapinatore mentre si allontana a bordo di un monopattino. Non ci sono dubbi: i vestiti corrispondono a quelli descritti dagli impiegati. L’uomo si sposta verso piazza delle Ciliegie, poco distante dall’ufficio postale. Poi sale a bordo di un’auto che lo attendeva lì. Dagli accertamenti delle forze dell’ordine, è risultata intestata alla madre del 43enne. Nei giorni scorsi, proprio grazie alle immagini della videosorveglianza, i carabinieri risalgono al bandito e scatta l’arresto. Non è il primo colpo di questo tipo che avviene negli uffici postali della zona, alcuni addirittura senza telecamere di sorveglianza.

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