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A Chieri in provincia di Torino

Strade troppo strette e bus troppo larghi. Stop alla linea

Il percorso dalla stazione fino al quartiere più elegante della città

Il pullman

Il bus elettrico della Cavourese

Salta l’inaugurazione della terza linea urbana di autobus a Chieri, perché i bus sono troppo larghi e le strade troppo stette. Era attesa a fine marzo, poi rinviata di qualche mese e ora definitivamente rimandata a data da destinarsi. Doveva collegare la stazione alla zona dei treni in piazzale Don Bosco a via Roaschia, la strada verso Pino dove abitano le famiglie più benestanti. In questo modo, anche quella parte di pre-collina oggi poco servita dal trasporto pubblico locale avrebbe avuto un servizio in più. «Sono subentrate delle problematiche inattese che non dipendono dal Comune - giustifica l’assessore ai trasporti Massimo Ceppi -. Lavoriamo a questo progetto da diversi anni ed era tutto pronto per concretizzarlo. Abbiamo già stanziato a bilancio circa 70mila euro all’anno per finanziarlo».

La scorsa settimana, Ceppi ha scritto insieme al sindaco Alessandro Sicchiero una lettera formale all’Agenzia piemontese della mobilità, che ha collaborato a tutto il percorso di progettazione della nuova linea. Il problema è questione di dimensioni. Alcune delle strade che dovrà percorrere il bus in zona Roaschia sono piuttosto strette e prive della linea di mezzeria. Servirebbe un mezzo di 7 metri, con pochi posti per i passeggeri e simile a un Ducato. «La ditta Cavourese, che dovrebbe gestire la tratta in subappalto, non ne ha neppure uno disponibile - spiega il direttore dell’Agenzia Cesare Paonessa -. Lo sta cercando. Finché non lo troverà, il servizio non può partire, a meno che il Comune non realizzi alcuni interventi edilizi sulle strade per renderle idonee». Si parla di posizionare della nuova segnaletica, prevedere dei divieti di sosta e incrementare la corsia nei tratti in curva. È esclusa, al momento, l’ipotesi di individuare nuove ditte.

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