l'editoriale
Cerca
AVEVA 20 ANNI
09 Agosto 2023 - 15:53
«Ciao, mi chiamo Moussa, arrivo dalla Guinea». Si era presentato così ai suoi “compagni di avventura”, altri migranti che come lui avevano deciso di tentare di attraversare il confine italo-francese approfittando del buio della notte, di quell’oscurità che ti nasconde agli occhi umani delle guardie e a quelli elettronici dei droni ma che da amica può anche diventare nemica. E così è stato per Moussa che mentre percorreva i sentieri tra Monginevro e Briançon è inciampato ed è caduto. Moussa è morto così, dopo essere sopravvissuto alla marcia nel deserto, dopo aver traversato il mar Mediterraneo su un barchino, inseguendo il sogno di una vita migliore in Europa.
Il riconoscimento del corpo del migrante ritrovato l’altro giorno da un ciclista su un sentiero delle Alpi francesi, non è ancora ufficiale. Il giovane - apparentemente un ventenne - non aveva documenti ma le forze dell’ordine francesi hanno individuato, a Briançon, un gruppetto di migranti che hanno riconosciuto i suoi pochi oggetti personali. «Lo abbiamo incontrato mentre passavamo dall’Italia alla Francia - hanno spiegato - ci ha detto di chiamarsi Moussa e di venire dalla Guinea. Poi nel bosco l’abbiamo perso di vista». La marcia tra gli alberi è dura e il rischio di venire sorpresi dalle guardie o dai droni che da qualche tempo sorvegliano la frontiera, è troppo elevato. Se qualcuno del gruppo è più lento, non lo si può aspettare: bisogna uscire dal bosco il più in fretta possibile, prima dell’alba, per riuscire poi a raggiungere Briançon e a mischiarsi tra residenti, turisti e altri migranti. Un ulteriore piccolo passo nel grande viaggio verso la propria meta finale. Probabilmente è quello che è successo l’altra notte: Moussa è rimasto indietro, si è perso e nella fretta di arrivare a destinazione, ha messo un piede in fallo. Il medico legale non ha trovato segni di violenza sul suo corpo, solo qualche graffio sulle ginocchia, che Moussa probabilmente si era procurato strisciando sotto un ramo o arrampicandosi su un sentiero particolarmente impervio.
Ora si cercherà di restituire un nome e una storia a questo sfortunato migrante. Molto probabilmente uno dei 5 giovani, con lo stesso nome e la stessa provenienza, che nelle scorse notti hanno bussato alla porta del rifugio di Oulx, nelle ultime settimane preso d’assalto da centinaia di migranti sbarcati al sud e intenzionati a superare la frontiera dal punto più pericoloso ma anche da quello che offre più possibilità di farcela. A Oulx, Moussa ha ricevuto le indicazioni che cercava, poi si è messo in marcia. Ancora una volta, l’ultima.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..