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Il caso

La rsa «Capirone» a rischio chiusura, nel futuro c’è una casa di comunità

Preoccupazione per il futuro dei 33 ospiti. Nel mirino i costi di gestione e quelli di manutenzione

La rsa «Capirone» di Leini è a rischio chiusura

La rsa «Capirone» di Leini è a rischio chiusura

C’è forte preoccupazione per il futuro dei 33 ospiti della rsa «Capirone» di Leini. La struttura è in procinto di essere chiusa per essere trasformata in una Casa di Comunità. Una scelta presa da Palazzo Civico per i costi esorbitanti di gestione e, allo stesso tempo, per gli altrettanto esorbitanti costi per una riqualificazione mirata proprio a renderla economicamente gestibile. La nuova Casa di Comunità dovrebbe ospitare 10-15 ambulatori un punto prelievo, medici specialisti, pediatri, infermieri e altri professionisti, servizi diagnostici di base.

Il caso è finito in consiglio regionale attraverso l’interrogazione del consigliere del Pd, Diego Sarno, chiedendo all’assessore regionale Maurizio Marrone «se non ritenga opportuno permettere all’amministrazione comunale e all’assemblea dei sindaci dell’Asl di rivedere la scelta della localizzazione della Casa di Comunità, scegliendo un altro sito idoneo e consentendo così, anche, un risparmio per la collettività, oltre che la salvaguardia totale degli attuali posti e ospiti in Rsa», spiega Sarno che aggiunge come «I familiari siano molto preoccupati.

Anche perché, a oggi, non hanno ricevuto comunicazioni in merito. Né per la permanenza né per un trasferimento in altra struttura. Nel giugno scorso è nato un comitato per la salvaguardia della Casa di Riposo che, al momento, ha raccolto oltre 2000 firme e sul territorio di Leinì esiste una struttura idonea ad accogliere una casa di comunità, peraltro indicata nel verbale della conferenza dei sindaci del dicembre 2021».

In aula, Marrone ha spiegato come la commissione di vigilanza «abbia segnalato alcune criticità all’interno del Capirone» ma anche come «22 ospiti della Rsa potranno continuare a essere ospitati nell’edificio e verranno soltanto spostati di piano». Ma il Comitato Salvaguardiamo il Capirone non è sicuro: «Contrariamente a quanto affermato dall’assessore, al primo piano della casa di riposo Capirone, come in tutto il resto della struttura, non ci sono uffici in uso all’Asl.

Gli uffici in uso all’Asl si trovano nel poliambulatorio di via Volpiano, struttura che proponiamo noi per la Casa di Comunità e che era stata indicata anche nella conferenza dei sindaci. Inoltre, attualmente non c’è posto per spostare gli ospiti che dormono nell’ala (piano terra e piano primo) data in comodato all’Asl come invece è stato riportato dall’Assessore, cui evidentemente sono state date informazioni errate». Sarno, infine, è preoccupato per «gli altri 11 ospiti della struttura. Verranno trasferiti? Se sì dove?».

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