Cerca

Il caso

Parcheggi a rischio: «Basta ingorghi, viabilità da cambiare»

Cantieri lungo la ferrovia dal 3 gennaio. E la Giunta propone soluzioni alternative

corso Massimo d’Azeglio

Corso Massimo d’Azeglio, parcheggi a rischio

La Giunta Chiantore ha proposto ai cittadini l’eliminazione dei parcheggi lungo corso Massimo d’Azeglio ad Ivrea, nel tentativo di rendere più fluida la circolazione nella zona di Porta Vercelli. L’idea mira a risolvere uno dei tanti nodi stradali eporediesi che nelle ore di punta genera ingorghi ovvero quello del tratto di corso Massimo d’Azeglio tra l’incrocio con via Cascinette e la rotonda di Corso Botta, nell’asse viario orientale nella direzione di Vercelli.

Qui nel corso degli anni si sono sperimentate diverse soluzioni per alleggerire le code che si formavano in entrata e in uscita, dieci anni fa, però, la circolazione veicolare era stata aggravata dalla realizzazione di una pista ciclabile a doppia corsia che interessava il largo marciapiede posto sulla destra di corso d’Azeglio guardando verso l’uscita di Ivrea.

L’amministrazione di allora, guidata da Carlo Della Pepa, aveva deciso di preservare la striscia di parcheggi incuneata tra la pista ciclabile e il corso. Quindici posti auto che, in teoria, costituiscono gli stalli di sosta a servizio delle attività commerciali affacciate sulla via, tant’è vero che sono a disco orario con un tempo massimo di sosta di due ore.

La presenza di questa “striscia” di sosta però sottrae spazio a quella che potrebbe essere il raddoppio di una delle due corsie consentendo per un tratto del corso un raddoppio utile a smaltire il traffico e favorire l’incolonnamento di veicoli per la svolta verso le vie affluenti. Il corso e le sue attività, d’altro canto possono contare sul parcheggio di piazza Freguglia all’inizio della strada e su quello più piccolo di fronte alla scuola primaria omonima della strada. Se nel corso degli anni il nodo stradale è stato in qualche modo tollerato con gli ingorghi che veniva a creare, in prospettiva degli interventi che riguarderanno l’anno prossimo la ferrovia Chivasso-Ivrea-Aosta potrebbe diventare da un lato una valvola di sfogo e dall’altro un problema se non ci fossero soluzioni.

La ferrovia, infatti, verrà chiusa a partire dal 3 gennaio con la sostituzione da e verso Aosta con autobus, mentre ad aprile 2024 dovrebbero partire i lavori di elettrificazione che comporterebbero cantieri in città per la ferrovia e la chiusura di tratti stradali in concomitanza con l’avanzamento dei cantieri ferroviari nel centro cittadino. Il che pone alla giusta comunale delle scelte necessarie come quella ventilata per corso Massimo d’Azeglio.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.