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NICHELINO
07 Novembre 2023 - 19:35
La Fiat 500 distrutta e il consigliere comunale di Nichelino
«Tengo innanzitutto a precisare che in questa vicenda io rappresento la parte lesa, sono il denunciante, e sono certo che la verità processuale verrà presto alla luce. Purtroppo il ritrovarmi sotto i riflettori, in un momento emotivamente molto intenso, mi ha portato a pronunciare parole che non mi appartengono, che sono distanti dal mio modo di agire e di pensare e che, proprio in virtù della mia carica istituzionale, assumono un peso inaccettabile e per le quali ritengo di dover chiedere scusa a tutte e a tutti».
Sono le parole con cui Daniele Ghashghaian Maghsoodi, 33enne praticante avvocato e consigliere comunale a Nichelino, coinvolto in una storia di escort e minacce pronunciate in un’aula di tribunale, ieri mattina ha consegnato le sue dimissioni nelle mani del sindaco. Parole di scusa e rammarico, che non offuscano il suo desiderio di ottenere giustizia. Maghsoodi avrebbe dato in escandescenze minacciando la trans 30enne Monica e il di lei avvocato durante l’udienza che la vedeva imputata per una tentata estorsione compiuta nei suoi confronti circa un anno fa, inducendo la giudice Rosanna La Rosa a farlo allontanare scortato dai carabinieri. Eletto in una lista civica legata al candidato di centrodestra Nicola Emma e poi passato nel gruppo misto prima di approdare nei Comunisti, Maghsoodi non era solo impegnato in politica, ma anche nell’associazionismo locale. «Proprio per questo, per amore e senso di responsabilità verso le istituzioni che ho servito e rappresentato finora, nonostante non sia autore di alcun reato e nessun regolamento me lo imponga - motiva ancora Maghsoodi-, ritengo necessario fin da ora presentare le mie dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale. Un passo per me doloroso ma dovuto per tutelare il buon nome e l’onorabilità dell’Amministrazione, del mio gruppo di riferimento e di tutte le persone che mi hanno accordato la loro fiducia».
L’impegno nella comunità, assicura, non verrà meno mentre il suo partito di riferimento gli offre una spalla e solidarietà: «Siamo umanamente vicini a Daniele e non lo abbandoneremo in questo momento di grande difficoltà personale - scrivono i Comunisti in una breve nota -. Accogliamo con grande rispetto la decisione, presa con sofferenza, di mettere le istituzioni prima di qualsiasi interesse di carattere personale».
«Sono dispiaciuto umanamente - riflette il sindaco Giampiero Tolardo -. Il consigliere ha certamente sbagliato e, seppur in un momento di forte intensità emotiva, ha usato espressioni e toni che non gli appartengono e per i quali si è, giustamente e prontamente, scusato. Le dimissioni rappresentano un gesto non scontato e di grande sensibilità istituzionale, come si evince da quanto scritto dal consigliere stesso sui social. Sono certo che grazie al lavoro della magistratura arriverà presto anche la verità processuale che gli restituirà serenità e gli consentirà di continuare il proprio percorso di crescita personale e professionale». A sostituirlo in consiglio sarà ora un esponente della lista di opposizione con cui era candidato.
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