Cerca

IN CANAVESE

Decine di cani scaricati come pacchi al rifugio. «Aiutateci, servono coperte e pappa»

L’appello dal rifugio: «In tanti anni non abbiamo mai visto nulla di simile»

barbania

Beagle in attesa di adozione a Barbania

*** AGGIORNAMENTO 2 DICEMBRE ***

L'appello del canile ha avuto grande successo sui nostri lettori che hanno risposto in massa alla richiesta d'aiuto! Qui tutti i dettagli:

******************************************

«In 25 anni che faccio questo lavoro, non ho mai visto niente di simile. Siamo allo stremo, abbiamo bisogno di pappa e di coperte». L’appello arriva da Patrizia Ceccarelli, 66 anni, responsabile del rifugio “Casa del cane vagabondo” di Barbania, struttura che in realtà non ospita solo il miglior amico dell’uomo ma anche cavalli, pony e asini salvati dal macello. «In tutto abbiamo circa 200 animali, più di cento dei quali sono cani. Siamo pieni e ora, con il freddo, siamo in emergenza».

Cip e Ciop, due "vecchietti" di 16 anni in attesa di adozione o almeno di una coperta calda a Barbania

I cani sono al coperto ma le loro casette non sono riscaldate. Per farlo, servirebbero tanti soldi. Troppi per una struttura che non riceve aiuti pubblici tranne quelli, minimi, dei comuni di San Benigno e Nole che però bastano a coprire i fabbisogni di appena una decina di cani. «Purtroppo le temperature sono andate giù di colpo e le coperte che abbiamo non bastano. Temiamo soprattutto per i più vecchiotti, dato che l’altra notte le temperature sono andate sotto zero».

L’emergenza nasce anche da un nuovo “fenomeno”: «La gente - racconta la Ceccarelli - non abbandona più i cani per strada. Semplicemente, ci chiama e li lascia a noi, con le scuse più assurde mentre in realtà si sono solo stufati. Si liberano di animali che magari sono stati in casa con loro per anni, come se fossero della roba vecchia. Ma lasciano anche cani giovani, o magari di razza. E lo fanno con una indifferenza che fa male a noi, figuriamoci a questi poveri animali. Così si vedono meno animali in strada e si pensa che la situazione rispetto a una volta sia migliorata e invece peggiora sempre di più».

Nel canile con Patrizia prestano la propria opera una decina di volontari ma in realtà pure loro sono pochi. «Siamo allo stremo». Chi volesse aiutare il canile può consultare la pagina Facebook della struttura o contattare direttamente Patrizia Ceccarelli al 339.6341390. In questo momento servono soprattutto pappe, crocchette e coperte (non imbottite). «Ma ci sono tante cose che ci sarebbero utili, ad esempio dei pannelli per la coibentazione». E se è vero che a Natale siamo tutti più buoni, questa è l’occasione giusta per dimostrarlo.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.