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La storia

«Mi ha insegnato lui a pescare»: il ricordo di Gianfranco, morto nel "suo" laghetto

Ecco la storia del pensionato annegato ieri pomeriggio al lago Relax di La Loggia

«Mi ha insegnato lui a pescare»: il ricordo di Gianfranco, morto nel "suo" laghetto

Ieri mattina era andato a pescare nel lago Relax di La Loggia, come faceva da tanti anni per trascorrere qualche ora in tranquillità. Fino a quando è caduto in acqua.
E’ morto così Gianfranco Boglione, torinese di 68 anni, autista Gtt in pensione. Gli altri pescatori hanno chiamato i soccorsi quando non lo hanno più visto sulla sponda e hanno notato un corpo che galleggiava sull’acqua. Ma forse lui era lì dentro già diversi minuti prima. Poco dopo le 13.30 sono arrivati i carabinieri di Moncalieri e di Vinovo, oltre ai vigili del fuoco: la squadra dei sommozzatori ha poi recuperato il corpo di Boglione intorno alle 14 e lo ha posato a pochi passi dalla sedia che il pensionato utilizzava per pescare. Ma ormai per lui non c’era più nulla da fare. E’ poi arrivato il medico legale dell’Asl, che ha constatato il decesso sotto gli occhi degli altri pescatori. La salma è stata poi trasportata nelle camere mortuarie del cimitero di Moncalieri, in attesa dell’autopsia già disposta dalla procura di Torino: servirà per accertare se la caduta sia stata provocata da un malore o se si sia trattato di un incidente. Quindi il 68enne potrebbe essere poi morto dopo il contatto con l’acqua gelida, forse a causa dell’ipotermia.

«Lo conoscevamo da 20 anni, veniva qui quando il lago si chiamava ancora Delfino» spiegano Gianfranco e Lorenzo Zeglio. Padre e figlio sono i gestori della struttura, un doppio lago dedicato alla pesca sportiva a due passi dall’uscita della tangenziale, in via dei Ronchi: «Qui si trovano carpe e trote: mi aveva insegnato Gianfry a pescare - ammette Lorenzo, che parla con le lacrime agli occhi mentre gli altri pescatori recuperano gli oggetti personali di Boglione - Era un brav’uomo, riservato ma sempre sorridente. Una persona solare, fantastica, stupenda». Anche per questo i gestori, sulla pagina Facebook della struttura, hanno voluto ricordare "il nostro amico. Ciao Gianfranco, ti porteremo sempre con noi".

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