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Il progetto

La Stat trasloca e raddoppia: «Assumiamo 50 dipendenti»

Un investimento da 14 milioni di euro per l'azienda che ha acquistato i capannoni ex Sitca

I nuovi capannoni acquistati dalla Stat

I nuovi capannoni acquistati dalla Stat

Un investimento da 14 milioni di euro e, nei prossimi anni, almeno cinquanta nuovi posti di lavoro. Sono i numeri del piano di ampliamento della Stat Spa, che è al lavoro per trasferire uno dei due stabilimenti di Beinasco a Poirino.

Qui, in via Cristoforo Colombo 124, ha acquisito i capannoni dell’ex Sitca. «Quindicimila metri quadrati in tutto, contro i sette dello stabilimento che stiamo trasferendo - conta l’amministratore delegato Alberto Durbiano -. Siamo specializzati nella produzione di particolari metallici per l’industria automobilistica. Il nostro piano di crescita è legato a un bando che abbiamo vinto con Stellantis, che ci permette di avviare due nuove linee produttive. Una riguarderà anche alcune componenti dei Ducato».

La storia della Stat inizia nel 1957. Oggi fornisce anche Volkswagen e Bmw e conta 156 dipendenti. «Nei prossimi quattro anni prevediamo di assumerne almeno altri cinquanta, quasi tutti operai specializzati. Abbiamo già iniziato la ristrutturazione della nuova sede, dove la produzione inizierà a marzo e entrerà a pieno regime in autunno». Come mai la scelta di Poirino? «Abbiamo trovato qui dei locali che rispondevano a pieno le nostre esigenze. L’amministrazione ci è sembrata dinamica, propositiva e attenta alle esigenze delle imprese come la nostra».

Nelle scorse settimane, Durbiano e altri dirigenti dell’azienda hanno presentato il loro piano di investimenti all’assessore regionale alle attività produttive Andrea Tronzano. Hanno partecipato all’incontro anche la sindaca di Poirino Angelita Mollo e l’assessore Marco Sisca, che commenta: «Siamo molto soddisfatti che aziende importanti come la Stat decidano di investire sul nostro territorio, creando nuove opportunità e posti di lavoro».

Un tempo, al 124 di via Cristoforo Colombo, l’ex Sitca si occupava di trasformazione e taglio di lamiere. Seguono la ristrutturazione dei capannoni l’ingegnere Sandro Perrone, l’architetto Mirko Campagnolo e i geometri Diego Canalis ed Enrico Trinchero. Il piano prevede di terminare i lavori entro la fine del 2024.

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