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PECETTO

Perquisizioni e mistero in parrocchia: indagato il prete-esorcista di Pecetto

Blitz dei carabinieri a Villa Sacro Cuore, forse delle opere d’arte rubate al centro dell’inchiesta che coinvolge l'ex rettore della Consolata

 Villa Sacro Cuore

Villa Sacro Cuore

«Ho da dire solo una cosa: sono estraneo a tutti i fatti. Io e la parrocchia non abbiamo niente a che fare con questa vicenda». Monsignor Marino Basso, esorcista, ex rettore del santuario torinese della Consolata e ora parroco di Pecetto, commenta così la perquisizione dei carabinieri del comando di Tutela del Patrimonio Culturale che, all’alba di martedì, si sono presentati a Villa Sacro Cuore. È la splendida dimora settecentesca accanto alla canonica del paese delle ciliegie, circondata da un grande parco, a pochi metri dalla parrocchia Santa Maria della Neve. Cosa ci facevano lì le forze dell’ordine? Sono in corso le indagini preliminari di un’inchiesta su cui, per ora, vige il massimo riserbo. Con due punti fermi: al centro dell’attenzione degli inquirenti risultano uno o più oggetti d’arte e don Basso, che non sarebbe l’unica persona coinvolta, risulta indagato.

Monsignor Marino Basso 

Il suo avvocato Maurizio Caldararo ripercorre i momenti caldi di martedì mattina. «Quando si sono presentate le forze dell’ordine, Don Basso era all’interno di Villa Sacro Cuore - spiega -. Ha aperto la porta ed è sempre stato disponibile e collaborativo». A quell’ora, il paese inizia ad animarsi. Alcune persone notano le pattuglie dei carabinieri, che al termine delle operazioni lasciano la Villa. «Attendiamo di conoscere l’esito del sopralluogo - commenta a caldo il portavoce della Diocesi Alberto Riccadonna - La Diocesi ha piena fiducia che le persone coinvolte possano presto chiarire in modo soddisfacente la loro posizione».

Non fa nomi, ma parla al plurale. Una è Don Basso, chierese classe 1956. «Al momento risulta indagato - conferma Caldararo -. Siamo nella fase delle indagini preliminari, di cui siamo stati informati solo martedì. La magistratura ritiene di fare chiarezza su alcuni aspetti, che sta approfondendo. Don Basso è totalmente estraneo ai fatti contestati».

Quali siano, al momento, non è chiaro. Negli scorsi giorni si sono rincorse voci che fanno riferimento al ritrovamento di alcuni oggetti d’arte sospetti, probabilmente quadri, forse ritrovati in un mercatino. Da qui potrebbero essere partiti degli accertamenti anche a riguardo di Villa Sacro Cuore. Sono opere della parrocchia Santa Maria della Neve? Potrebbero provenire dalla Consolata? Qualcuno le ha rubate in passato? L’inchiesta è incentrata su questi temi?

Anche dai carabinieri vige il massimo riserbo. Don Basso non è l’unico a frequentare Villa Sacro Cuore. Si dice che lì stazionino abitualmente anche alcuni ospiti. Hanno un ruolo in questa vicenda? Sono anche loro indagati? Caldararo è cauto: «Io guardo solo alla posizione di Don Basso, senza pronunciarmi sulla fattispecie dei reati contestati. Al momento, non abbiamo ancora potuto prendere visione del fascicolo della Procura».

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