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all'aeroporto

Caselle, il cane Escos fa arrestare i "corrieri delle banconote"

L'operazione della Guardia di finanza con l'Agenzia delle dogane e dei monopoli

Il fiuto del cane Escos fa arrestare 4 "corrieri delle banconote"

Il fiuto del cane Escos fa arrestare 4 "corrieri delle banconote"

Due di loro erano in partenza con destinazione il Marocco e la Cina. Gli altri due, invece, erano appena arrivati a Caselle provenienti rispettivamente dall’Argentina e dall’Albania. Tutti quanti avevano con sé una bella somma di denaro, di molto superiore al limite dei 10mila euro per cui è necessaria la dichiarazione in uscita e in entrata durante i viaggi da e verso l’Unione Europea. Valuta, ovviamente, che non era stata regolarmente dichiarata.

E così a scovarli e a farli arrestare ci ha pensato il cane Escos, il “cash-dog” di razza pastore tedesco della Guardia di finanza, che è stato addestrato a riconoscere l'odore delle banconote anche a distanze considerevoli. Quattro arresti che sono stati eseguiti dai finanzieri all’aeroporto Sandro Pertini di Caselle e in manette cono finiti i “corrieri delle banconote”, in un’operazione che la Guardia di finanza ha eseguito avvalendosi della collaborazione dell’Agenzia dei monopoli e delle dogane. Ma i numeri del fenomeno sono in crescita, se è vero che nel mese di gennaio 2024 è stato registrato un aumento dei verbali rispetto allo stesso mese del 2023. Statistiche in aumento, che sono in linea con il trend di crescita del traffico dei passeggeri dello scalo aeroportuale torinese, perché a Caselle - anche se in maniera minore rispetto agli aeroporti delle altre grandi città italiane - il traffico dei passeggeri è cresciuto, con il traffico arrivato dall’estero che nel 2023 ha superato per la prima volta quello in uscita. Quattro milioni e mezzo, i passeggeri a Caselle l’anno passato, con un record ad esempio per l’Albania (+76% per quanto riguarda Tirana).

Tuttavia, se crescono i passeggeri crescono anche i rischi legati all’aumento del traffico, come ad esempio il crescere della criminalità. Basti pensare che nel solo mese di gennaio appena trascorso sono state sequestrate banconote per il valore di 300mila euro, con un totale di 24 sanzioni da 8mila euro circa. Solamente presso lo scalo aeroportuale di Torino, il valore della valuta intercettata nel 2023 è stato pari a circa 4,5 milioni di euro. E l’anno scorso Guardia di finanza e Agenzia delle dogane e dei monopoli hanno firmato un protocollo d’intesa, finalizzato ad arginare l’introduzione di soldi provenienti dalle attività illecite negli scali aeroportuali italiani. Sinergia che sta dando risultati, anche grazie all’aiuto importante di un “cash dog” come il cane Escos.

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