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L'appello

La cascina è abbandonata da 15 anni, una petizione per salvare la Rifoglietto

Raccolte le prime 50 firme per la struttura costata un milione di euro

Villa Rifoglietto

Villa Rifoglietto

Cinquanta firme raccolte in poche ore per chiedere al Comune di recuperare Cascina Rifoglietto. La petizione popolare, che si ripeterà per i prossimi due mesi in tutti i mercati di Rivalta, è stata lanciata martedì in piazza Gerbidi dal consigliere di opposizione Massimiliano Rastelli (FdI) con l’appoggio dell’assessore regionale Maurizio Marrone presente al mercato di martedì scorso. L’obiettivo non è solo quello di dar voce ai cittadini che vorrebbero che il bene, acquistato dal Comune nel 2008, fosse restituito alla città, ma cambiarne la destinazione d’uso.

La struttura, abbandonata da ormai 15 anni e costata circa un milione di euro (il Comune all’epoca esercitò anche il suo diritto di prelazione pur di entrarne in possesso), doveva essere trasformata in un presidio a salvaguardia della collina morenica e centro di documentazione sui beni ambientali dell’area ovest di Torino.

«Da allora nulla si è più mosso - spiega Rastelli - e la cascina versa in uno stato di abbandono e degrado. A nostro avviso la strada maestra sarebbe quella di un recupero dell’immobile, non necessariamente a spese dei contribuenti, valutando anche eventuali collaborazioni con i privati al fine di non gravare ulteriormente sulle tasche dei contribuenti e anche eventuali cambi o modifiche di destinazione d’uso, dato che le attuali non hanno prodotto alcun risultato in oltre 15 anni».

L’insediamento di attività ricettive, turistiche o di ristorazione potrebbero essere, fatte le dovute valutazioni tecniche, utili “scappatoie” per sottrarre la Cascina al degrado e alle occupazioni abusive. Motivo per il quale Rastelli ha chiesto la convocazione di un’apposita Commissione opere pubbliche, sotto forma di sopralluogo, «per capire almeno di che cosa siamo effettivamente proprietari e qual è l’attuale stato dei luoghi - precisa Rastelli -. Convocazione che attendiamo da quasi 5 mesi».

«Stiamo lavorando con impegno sul recupero del patrimonio pubblico del comune - ha replicato il sindaco Sergio Muro -, riqualificando scuole, edifici pubblici, palazzi attualmente in disuso. È in corso la ristrutturazione di tre scuole, di Casa Camosso che diventerà una struttura di accoglienza per famiglie in difficoltà, di un lotto del castello, dell’ex edificio dell’acquedotto da destinare alla protezione civile. Con il Consorzio Socio-assistenziale stiamo recuperando un altro edificio storico abbandonato in via Orsini. Presto ci occuperemo anche di Cascina Rifoglietto».

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