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Amico Reporter
01 Marzo 2024 - 09:00
Il dramma degli inquilini Atc: «Le nostre case ridotte in condizioni pietose»
«Vogliamo solo vivere dignitosamente. In casa le finestre non si chiudono, una parete si muove se la tocchi e il modulo della caldaia non funziona. Mio marito è disabile al 100%. Chiediamo all’Atc di effettuare quei lavori che ci permetterebbero di vivere in sicurezza».
L’appello arriva da via Brodolini 1/3, a Rivalta e a farlo è Daniela Ceminara che vive con i due figli e il marito in un appartamento al primo piano della palazzina. Daniela e il marito vivono con la pensione di invalidità di lui e uno solo dei figli lavora, ma con contratti a termine. Dopo il Covid la salute già precaria di Francesco è peggiorata mentre Daniela, che lavora in una Rsa, dovrà essere operata alle mani e presto dovrà ridurre le ore di lavoro. Le spese da affrontare tra vitto e medicine sono alte e a complicare la situazione c’è anche una quota di bollette e affitti che la famiglia, che negli anni precedenti per poco non è riuscita a rientrare nel fondo sociale, non è riuscita a saldare. Ora vorrebbero mettersi in pari, ma a fronte di un impegno dell’Ente a sitemare ciò che non va.
«Mio marito ha l’ossigeno, è stato operato più volte di tumore e cammina con il deambulatore. Nel 2021 è stato in coma a causa del Covid e oggi è a rischio diabete - racconta la signora Daniela -. Per farlo vivere in maniera più confortevole abbiamo rifatto a nostre spese il bagno, ma ci sono problemi che noi non possiamo risolvere come la muffa che si forma continuamente in bagno e che lui non può respirare».
Secondo Daniela bisognerebbe intervenire sulle parti esterne dell’edificio: «Servirebbe un investimento come quello fatto nelle case di via Salvo D’acquisto, altrimenti i problemi non si risolveranno mai - prosegue -. Dal 2022 mio marito ha ricevuto l’aggravamento per l’invalidità ma quasi tutto se ne va tra vitto e medicine. Vorremmo metterci in pari con le bollette, ma chiediamo che Atc si metta una mano sul cuore».
In realtà, spiega Atc, come tutti i complessi amministrati dall’Ente anche quello di via Brodolini era stato inserito negli avvisi pubblici per le riqualificazioni con il Superbonus 110%. Al bando avevano risposto 3 imprese, presentando tuttavia proposte che non si sono concretizzate. «La maggior parte degli interventi citati riguardano le parti interne dell’alloggio e sono difficilmente realizzabili con le sole risorse destinate alla manutenzione ordinaria, ma siamo impegnati a individuare ogni possibile fonte di finanziamento per procedere a questo tipo di interventi negli stabili che finora non sono rientrati in programmi di riqualificazione».
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