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MALTEMPO

Incredibile nel rifugio: «Sepolti dalla neve, siamo usciti dal primo piano». Ecco le foto

Più di due metri di neve davanti alla porta e dal rifugio bisogna uscire dalle finestre del piano superiore

Claudio Neve

Claudio Neve

Email:

claudio.neve@cronacaqui.it

04 Marzo 2024 - 10:42

Incredibile nel rifugio in Val Chisone: «Sepolti dalla neve, siamo usciti dal primo piano»
Svegliarsi al mattino e ritrovarsi letteralmente sepolti dalla neve. Certo, in città non può capitare ma in un rifugio sì. Dopo tanti inverni così aridi di precipitazioni però fa sicuramente impressione vedere le foto in arrivo dal rifugio Selleries, quota 2023 metri sopra Roure, in Val Chisone, provincia di Torino. Altitudine elevata ma comunque neanche così tanto, se si pensa che in pratica è la stessa del Sestriere.
«La neve ci ha sigillati dentro» è il messaggio che arriva dai gestori del rifugio , che poi spiegano: «Dal piano terreno non abbiamo la possibilità di uscire all'esterno. Siamo usciti per una ricognizione dal primo piano». Nessun allarme, ovviamente. Le gente di montagna è preparata a evenienze del genere. «Da una misurazione sul retro del Rifugio, dove il vento non riesce a formare grandi accumuli, stimiamo 2 metri e 5 centimetri complessivi di neve al suolo. È una misurazione che potrebbe essere sbagliata, ma riteniamo di poco».
Le foto mostrano nel dettaglio la situazione, con la neve che copre le finestre del piano terra, impedendo di osservare un panorama da fiaba. La tentazione di salire a guardarlo in prima persona potrebbe venire a molti, perciò dai gestori arriva una forte raccomandazione: «Non salite, per nessun motivo, verso l'Alpe Selleries. Da nessuno dei tre percorsi. Il pericolo valanghe è davvero elevato. Una nevicata con vento accumula neve nei punti più impensati, quindi non esiste un percorso meno pericoloso».
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