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Il caso

Spuntano 19 treni dimenticati: «Uno spreco da 133 milioni»

I Minuetto alla mercé dei vandali. Disabato (M5s): «Uno spreco incredibile»

La consigliera Disabato a Germagnano davanti a uno dei treni abbandonati

La consigliera Disabato a Germagnano davanti a uno dei treni abbandonati

Costati oltre 130 milioni di euro e ora abbandonati al degrado. Il destino (tutto da chiarire) di 19 elettrotreni Minuetto è finito nel mirino del Movimento 5 Stelle che ha chiesto chiarimenti in merito durante l’ultima sessione del Consiglio regionale. Un tempo utilizzati dal Gruppo Torinese Trasporti sulle linee ferroviarie Torino-Ceres e Canavesana, sono successivamente passati sotto il controllo di Rfi e ora si trovano inutilizzati e dunque soggetti a vandalismo e degrado. Al momento sono sparpagliati tra le stazioni dei Comuni di Germagnano, Ciriè, Mathi e (a quanto pare) anche Fossano.

A presentare un question time proprio sul tema ci ha pensato la capogruppo M5s, Sarah Disabato, che ha chiesto un intervento urgente per rimettere in servizio questi convogli, acquisiti da Gtt a partire dal 2004. Entrati in servizio in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006, sono diventati praticamente obsoleti a seguito della realizzazione del nuovo passante di Torino. O meglio a causa delle elevate emissioni incompatibili con le nuove infrastrutture sotterranee. «Ogni treno è costato 7 milioni - precisa Disabato -, dunque la cifra totale si calcola molto facilmente».

Tuttavia, al momento Trenitalia utilizza per l’esercizio sulla SfmA Ciriè-Germagnano elettrotreni Minuetto più datati e con un chilometraggio maggiore rispetto a quelli acquistati da Gtt. «Quindi credo sia opportuno parlare di sprechi» conclude Disabato. L’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, tuttavia, ha rassicurato che la Regione ha stanziato 25 milioni di euro in favore di Agenzia della Mobilità Piemontese per il recupero dei treni, facendo attente valutazioni economiche e temporali . Allo scopo di utilizzarli su qualche linea, al momento, più carente.

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