Cerca

Il caso

Guasti, ritardi, corse soppresse: parte la raccolta firme dei pendolari

Disagi in serie tra Chieri e Trofarello e ritardi fino a 30 minuti

treno soppresso

Treno soppresso sulla Sfm1

Guasti, ritardi, corse soppresse, bus sostitutivi introvabili o che (comunque) non consentono di arrivare in tempo sul posto di lavoro. Dopo l’ennesima giornata di passione i pendolari che quotidianamente utilizzano la Sfm1 per recarsi a scuola o al lavoro pensano a una raccolta firme per chiedere chiarimenti sulla gestione della linea. I disservizi si spalmano su tutta la “Canavesana”, la linea che collega Chieri con Rivarolo passando da Torino Stura e Lingotto.

Con il passaggio definitivo di gestione da Gtt a Trenitalia, questo gennaio, le aspettative dei pendolari di ottenere un servizio migliore erano molto cresciute. E in effetti, completati i lavori di adeguamento su tutta la linea, nell’immediato si erano riscontrati diversi miglioramenti. Speranze presto disilluse: l’ultima giornata nera è andata in scena martedì, con corse ripetutamente cancellate tra Chieri e Trofarello e ritardi sino a 30 minuti. Spesso, quando un treno arriva a Trofarello con eccessivo ritardo viene soppresso e i passeggeri obbligati ad aspettare il treno successivo o servirsi dei bus. Molti lamentano di aver ricevuto persino richiami al lavoro e note in cui si esorta alla puntualità.

«Pare che ogni giorno abbiano una scusa – spiega un pendolare mentre le notizie dei ritardi rimbalzano tra social e chat - vera o no davvero siamo esasperati. Mettano servizio autobus come si deve, facciano i lavori che devono fare e ci garantiscono di andar al lavoro». Una situazione inaccettabile finita anche sui tavoli del consiglio regionale con un’interrogazione del presidente della commissione trasporti Alberto Avetta che ha chiesto l’intervento della Giunta Cirio.

«Dobbiamo purtroppo rilevare che il servizio sulla linea Sfm1 è peggiorato drasticamente a fronte di un costo degli abbonamenti assai elevato che minacciano di disdire in segno di protesta. La Regione Piemonte deve intervenire e chiedere conto a Rfi di quanto sta accadendo».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.