l'editoriale
Cerca
Il fatto
18 Marzo 2024 - 16:30
La disposizione in fila indiana delle larve da cui la Processionaria deve il suo nome
Nel cuore del Piemonte, la Valsusa rappresenta un luogo di straordinaria bellezza naturale ma una minaccia invisibile sta iniziando a far sentire la sua presenza: la Processionaria del Pino.
La Processionaria del Pino, scientificamente conosciuta come Thaumetopoea pityocampa, è un lepidottero defogliatore che può causare danni notevoli alla vegetazione delle piante ospiti, in particolare ai pini Pinus nigra e Pinus sylvestris. Ma non è solo la flora a risentire degli effetti di questa specie.
A causa della presenza di peli urticanti liberati nell'ambiente o a seguito di contatto, la Processionaria può diventare pericolosa anche per uomo e animali. Nell’uomo il contatto con i peli urticanti delle larve può far insorgere dermatiti, congiuntiviti e infiammazioni allergiche. Negli animali domestici il contatto con le larve può provocare ipersalivazione, problemi respiratori per il rigonfiamento delle cartilagini laringee, vomito se la larva viene ingerita, reazioni infiammatorie sulla pelle e sulle mucose, necrosi, in particolare della lingua.
La Processionaria è una specie tipica delle regioni temperate del Mediterraneo, dove il clima è caratterizzato da estati calde e secche. Negli ultimi anni, però, a causa del cambiamento delle condizioni climatiche e delle temperature elevate durante i mesi invernali, si è espansa addentrandosi nelle nostre vallate e oltrepassando i 1500 m s.l.m.
Il ciclo vitale della Processionaria si svolge nell'arco di un anno, suddividendosi in quattro fasi: uovo, larva, crisalide e adulto o farfalla. Dopo l'accoppiamento, le femmine depongono le uova creando una struttura a manicotto intorno agli aghi. L'incubazione dura 30-40 giorni, dopodiché le larve iniziano a nutrirsi degli aghi e a produrre i fili di seta con cui avvolgono le estremità dei rami. A fine inverno/inizio primavera, le larve scendono al suolo in fila indiana (da qui il nome processionaria) e si interrano a qualche cm di profondità per completare la loro metamorfosi, trasformandosi prima in crisalidi e poi in farfalle.
Se ci si trova in presenza della Processionaria, gli esperti consigliano di evitare di sostare in prossimità delle piante e delle aree infestate, di non toccare i nidi senza adeguate protezioni e di tenere sotto controllo bambini e animali domestici. In caso di contatto con i peli urticanti delle larve, è necessario fare al più presto una doccia, cambiare gli abiti e valutare l'uso di rimedi antiallergici topici. In caso di ingestione o inalazione di peli urticanti da parte degli animali, è necessario intervenire immediatamente lavando le aree interessate con una soluzione di acqua e bicarbonato, e portare l'animale dal veterinario.
Occorre sottolineare che secondo un Decreto Ministeriale del 2007, se la Processionaria rappresenta una minaccia per gli alberi o l'incolumità di persone o animali, è necessario intervenire. Ci sono due modalità per combatterla: una di tipo meccanico, attraverso con la rimozione dei nidi nei mesi invernali, e l'altra di tipo (micro)biologico, tramite l'utilizzo del Bacillus thuringiensis var.kurstaki (Btk), innocuo per persone e cani.
Inoltre, bisogna specificare che nelle aree di rete Natura 2000, l'uso del Btk è riservato all'ente gestore, affinchè non si colpiscano anche le farfalle di rilevante interesse conservazionistico. Infine, per quanto riguarda il territorio piemontese, dal 2017 il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università di Torino svolge un lavoro di monitoraggio nella Zona Speciale di Conservazione delle Oasi Xerotermiche della Valle di Susa, per valutare l’incidenza della popolazione della Processionaria.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..