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Il caso

«A scuola si toccano i 25 gradi». E parte la petizione dei genitori

Finestre aperte per raffreddare le aule. Il Municipio: «Risolveremo il problema»

«A scuola si toccano i 25 gradi». E parte la petizione dei genitori

«A scuola si toccano i 25 gradi». E parte la petizione dei genitori

«Fa così caldo che, anche se l’inverno non è ancora finito, spesso bisogna spalancare le finestre per raffreddare le aule». Cosimo Clemente, papà di un bimbo iscritto alla scuola materna di Porta Garibaldi a Chieri, ha da poco avviato una petizione online lamentando dei problemi con l’impianto di riscaldamento del plesso. Sono opposti a quelli che molte scuole hanno attraversato negli scorsi mesi, con intere classi con i termosifoni spenti e ambienti così freddi da dover tenere la giacca durante le lezioni.

La protesta

«Nella scuola di mio figlio, invece, a volte il termometro supera i 25 gradi - contesta il genitore -. Non si tratta di un caso isolato o di una situazione che si è verificata solo nell’ultimo periodo. È così da quando è arrivato il primo freddo. Parlandone con gli altri genitori, ho scoperto che la questione si trascina da anni. Vestiamo i bambini a strati e, a volte, faticano anche ad addormentarsi per via del troppo caldo».

Sul sito www.petizioni.com, per ora trentacinque persone hanno aderito alla raccolta firme, avviata da poco più di una settimana dai genitori che chiedono di risolvere il problema in modo strutturale. «Dal Municipio mi hanno fatto sapere che ridurranno gli orari di accensione degli impianti. Ma, più che di questo, c’è bisogno di calibrarli in base alle temperature esterne».

La replica

Spiega l’assessora Flavia Bianchi, con delega ai lavori pubblici e alle manutenzioni: «Gli impianti sono dotati di termostato, ma a volte calibrarli è complesso, soprattutto quando gli edifici sono molto ampi. Prima di Clemente, non avevamo ricevuto segnalazioni di questo problema. Siamo al lavoro per risolverlo».

Oltre al benessere del personale e dei bambini, la questione riguarda il rispetto delle normative (che impongono dei limiti alla temperatura interna anche negli spazi pubblici) e il risparmio energetico. C’è un problema generalizzato che riguarda gli impianti di riscaldamento comunali? «Non sempre è facile calibrarli al meglio, ma sono tutti in funzione regolarmente - garantisce Bianchi -. Da Porta Garibaldi ci segnalano aule troppo calde. In passato abbiamo ricevuto segnalazioni per spazi troppo freddi. Approfondiremo la questione, che si può risolvere trovando un modo più efficiente di dosare gli impianti rispetto alle temperature esterne».

Se lo augura Clemente, che spera che la sua petizione sia uno stimolo per approfondire l’argomento anche nelle altre scuole in città e negli altri edifici pubblici.

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