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CAMBIANO

“Buco” da mezzo milione di euro, a processo l’amministratore di condominio

Il professionista gestiva tre condomini dai cui conti sarebbero spariti i soldi

“Buco” da mezzo milione di euro, a processo l’amministratore di condominio

“Buco” da mezzo milione di euro, a processo l’amministratore di condominio

Dai conti correnti di tre condomìni che amministrava a Cambiano, risultano bonifici e prelievi sospetti, alcuni anche verso sé stesso. Per questo, l’amministratore cambianese Marco Morelli è imputato in un processo di primo grado per appropriazione indebita in corso al tribunale di Torino.

Riguarda una serie di presunte irregolarità commesse tra il 2015 e il 2019. L’accusa gli chiede conto di un “buco” da mezzo milione di euro. Prima della pandemia, alcuni fornitori delle palazzine avevano iniziato a reclamare il pagamento di alcune fatture scoperte. Le indagini, poi, hanno documentato anche dei passaggi di denaro sospetti tra i conti correnti dei vari condomìni. «Sono dovuti ad alcune superficialità e leggerezze nella gestione delle risorse - scandisce la linea difensiva l’avvocato Valerio Donato, che assiste Morelli - Sulle fatture non pagate, incidono anche le morosità dei residenti, quando non erano al passo con i pagamenti».

Il legale contesta anche le tempistiche della querela con cui la vicenda è stata portata all’attenzione delle autorità giudiziarie, che risale a luglio 2020. «In quel momento, era già passato quasi un anno da quando Morelli aveva interrotto ogni rapporto con i tre condomìni coinvolti».

Intanto, alcune delle famiglie di condòmini partecipano al processo come parti civili, assistite dall’avvocato Stefania Grazini. «Speriamo che sia fatta giustizia e siano accertate le responsabilità dei debiti a cui i residenti hanno dovuto porre rimedio di tasca propria - spiega -. Per farlo, è stato istituito un fondo straordinario per ciascun condominio».

In attesa della prossima udienza già fissata a fine aprile, Donato ridimensiona anche la cifra dei presunti danni: «Stupisce siano stimati in mezzo milione, se si considera che il fondo straordinario istituito dai condomìni era di circa 40mila euro. Nel quantificarli, è stata considerata sia la cifra dei debiti, sia quella dei bonifici contestati. Ma non sono dati che possono essere sommati in questo modo, per dare un’idea realistica della questione».

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