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L'arresto

La rete del pusher di Nichelino: due anni di attività illegale alla luce del giorno

La svolta investigativa: una chat di WhatsApp come strumento di verità

La rete del pusher di Nichelino: due anni di attività illegale alla luce del giorno

A Nichelino si è svolta un'operazione di polizia che ha portato all'arresto di un giovane pusher. L'uomo, che aveva cercato di giustificare la sua attività illecita come un atto disperato per "tirare avanti", si è rivelato essere la punta dell'iceberg di una rete di spaccio ben più ampia e radicata di quanto si potesse immaginare.

Il giovane, arrestato dai Carabinieri di Nichelino qualche giorno fa, aveva descritto se stesso come una persona costretta a spacciare droga per la prima volta, dipingendo un quadro di sé come una figura tragica costretta a imboccare la strada della criminalità.
Ma la realtà, come spesso accade, era ben diversa. Le indagini portate avanti dagli investigatori hanno rivelato, grazie alle chat di WhatsApp sul suo telefono, che il suo coinvolgimento nel mondo dello spaccio non era affatto recente. Al contrario, il giovane aveva una rete di spaccio ben organizzata, con una clientela diffusa, e la sua attività illegale andava avanti da almeno un paio di anni.

Per questo motivo, è stato portato in carcere, ponendo fine a un ciclo di spaccio che durava da circa due anni. Il suo arresto è un monito per coloro che pensano di poter nascondere le proprie attività illegali dietro una facciata di normalità.

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