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val di susa
21 Aprile 2024 - 07:32
A distanza di 8 mesi dalle frane che la travolsero, la Valle Argentera è ancora chiusa
Sono passati 8 mesi dal giorno in cui una serie di frane costrinse centinaia di escursionisti all'evacuazione in elicottero e la Valle Argentera è ancora chiusa a tutti. Ma all'orizzonte si intravede una possibile data per la riapertura, che comunque non è ancora imminente.
Il 24 agosto 2023 una bomba d'acqua che nessun sistema di allerta aveva previsto si scatenò sulla Valle Argentera, territorio del piccolo comune di Sauze di Cesana e vero e proprio paradiso dell'escursionismo, meta ogni estate di migliaia di appassionati di tutta Europa: 60 millimetri di acqua e grandine in meno di due ore che scatenarono una serie di frane. In quel momento, nella valle erano accampati 184 escursionisti, alcuni nelle aree attrezzate, altri dove non si potrebbe. Tutti o quasi, si erano avventurati sulla strada sterrata che corre lungo il torrente Ripa in auto o con il camper, alcuni superando il ponte Vallonetto, cancellato dalla furia dell’acqua. Poi dal Gran Roc e dalla Cima Pelvo sono scesi massi, alberi e fango. Una notte di paura ma, per fortuna, senza feriti o vittime cui seguì, il giorno successivo, una spettacolare azione di salvataggio con i due elicotteri Drago dei vigili del fuoco che per ore fecero la spola per caricare i turisti - costretti ad abbandonare, auto, camper e tende - e portarli in salvo.
A distanza di 8 mesi, la Valle non ha mai riaperto. Certo, di solito in inverno è comunque chiusa ma in realtà gli effetti delle frane si fanno ancora sentire: «Chiudemmo la Valle parecchio prima del solito - spiega il sindaco di Sauze di Cesana, Maurizio Beria d'Argentina - e, purtroppo, la riapriremo in ritardo rispetto agli altri anni».
Il sindaco di Sauze di Cesana, Maurizio Beria d'Argentina, la scorsa estate davanti a una delle frane
Neanche il meteo di questi giorni si sta rivelando un alleato: «Quando smetterà di nevicare - spiega il sindaco - sorvoleremo la Valle Argentera con elicottero e droni. L'obiettivo è individuare tutti i massi che sono ancora in bilico, per poi farli cadere con un distacco pilotato a cui seguirà la pulizia delle strade: un lavoro che normalmente non viene effettuato ma che dopo quanto successo la scorsa estate è indispensabile. E poi c'è il ponte: quello che è crollato non sarà ricostruito, al suo posto faremo una sorta di guado con un grande tubo in cemento». Lavori che costeranno, e non poco. «Servono 350mila euro che finanzieremo noi e la Regione e che abbiamo già trovato». Resta da rispondere alla domanda più importante: quando riaprirà la Valle Argentera? «Il nostro obiettivo - spiega il sindaco - è quello dell'1 giugno, in modo da consentire l'accesso alla Valle sia agli escursionisti, sia a chi lavora con loro, sia alle mandrie che vengono portate sui pascoli. Speriamo solo - conclude il primo cittadino - che il meteo finalmente ci consenta di lavorare».
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