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La tragedia
21 Aprile 2024 - 09:25
Lasciata la politica, Enrico Buemi si è dedicato a tempo pieno all’altra sua grande passione: l’agricoltura. E anche ieri pomeriggio il 76enne, deputato per due mandati e una volta anche senatore, era nei terreni dietro la sua casa sulle colline di San Raffaele Cimena. Stava spostando delle pietre con un escavatore ma, per cause ancora da accertare, il mezzo è scivolato in una scarpata. Una caduta di 50 metri, che ha ucciso l’ex senatore e sconvolto tutti in paese: «Chi lo conosce, sa che persona era» ricorda il figlio Fabrizio con le lacrime agli occhi.
La morte dietro casa
L’incidente è avvenuto poco dopo le 15 di ieri nei terreni scoscesi accanto alla casa di Buemi. Le cause sono ancora da accertare: «Stava facendo manutenzione nel bosco lì vicino ai terreni» riferisce il figlio Fabrizio, che col papà e la sorella Cristina gestisce la Dipromed srl, azienda di dispositivi medici a San Mauro. Ma la società ha anche un ramo agricolo, che si occupa dei terreni sulla collina di San Raffaele e dell’allevamento di animali: «L’agricoltura era la passione di papà, tramandato dai nonni arrivati qui dalla Sicilia - riportano ancora i figli - Forse ha fatto una manovra sbagliata. L’unica cosa certa, purtroppo, è che è andato giù nella scarpata».
Probabilmente il 76enne ha sbattuto la testa nella caduta ed è stato ucciso da un trauma cranico. I soccorsi sono arrivati subito, chiamati da parenti: oltre ai sanitari con ambulanze ed elisoccorso, sono accorsi i carabinieri di Chivasso, l’elicottero Drago dei vigili del fuoco e le squadre di Torino Stura e Chivasso. Il medico del 118 ha tentato a lungo di rianimare l’ex senatore ma alla fine ha constatarne il decesso. Poi sono arrivati anche il medico legale e i tecnici dello Spresal, il servizio antinfortunistico dell’Asl To4: toccherà a loro chiarire nel dettaglio cosa sia successo a Buemi, visto che il suo incidente è considerato a tutti gli effetti un infortunio sul lavoro.
Una vita per gli altri
Buemi, che avrebbe compiuto 77 anni il prossimo 6 luglio, ha una lunga carriera politica alle spalle: a cavallo degli anni ‘70 e ‘80 è stato vice sindaco a San Raffaele Cimena e assessore a San Mauro sotto la bandiera del Partito comunista italiano. Dopo essere stato consigliere comunale e provinciale, nel 2001 e nel 2006 è stato eletto alla Camera in quota Sdi (Socialisti democratici italiani). Nel 2008 ha provato a diventare sindaco di San Mauro, perdendo la sfida contro Giacomo Coggiola (Centrodestra).
Nel 2013 ha preso il posto in Senato di Ignazio Marino, candidato e poi eletto come sindaco di Roma.
Leader piemontese del Partito Socialista Italiano, è rimasto fuori dal Senato nel 2018 e non si è più ricandidato alle ultime elezioni, nel 2022: «Intanto è stato anche vice presidente della Lega delle cooperative e presidente di Satti, l’azienda dei trasporti - sottolinea ancora il figlio Fabrizio - Nella sua vita ha sempre pensato agli altri e non ha mai approfittato della sua posizione. Anche a Roma ha ricoperto sempre incarichi scomodi, che gli altri non volevano. Lavorava nell’ombra ma è stato nella commissione Antimafia e in quella sul caso Moro: lui credeva nella giustizia».
Il cordoglio della politica
«Enrico Buemi era uno dei nostri dirigenti migliori. Ha lavorato e lottato per i valori della Giustizia Giusta e per le ragioni del socialismo democratico. Ho appreso con dolore della sua tragica scomparsa». Così Bobo Craxi, affida si social network un ricordo del Senatore socialista Enrico Buemi, scomparso ieri pomeriggio in seguito a un tragico indicente su un escavatore. «La comunità socialista è sconvolta da una terribile tragedia che ci ha portato via Enrico Buemi. Un forte abbraccio alla famiglia e ai compagni torinesi» si sfoga su Facebook anche Enzo Maraio, segretario nazionale del Partito Socialista Italiano. In serata si sono moltiplicati i massaggi di cordoglio e di ricordo del senatore scomparso prematuramente: «Provo tristezza e dispiacere per la tragica scomparsa dell'ex senatore Enrico Buemi - commenta il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia - Abbiamo condiviso esperienze e pezzi di storia e vita politica prima a San Mauro e San Raffaele Cimena e poi a Roma. Un uomo e un politico puntiglioso, a volte fin esagerato. Ma rispettoso e capace. Esprimo le mie più sentite condoglianze e quelle di tutto il Consiglio regionale alla famiglia, agli amici e conoscenti».
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