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Il caso

Protesta per il nuovo campo da calcio: «Giocate sulla salute dei nostri figli»

Cartelloni e striscioni di protesta da parte degli inquilini delle popolari

protesta a chieri

Protesta per il nuovo campo da calcio

Hanno “ingabbiato” le case popolari di via Monti, a Chieri, con cartelli e striscioni: «Giocate sulla salute dei nostri figli», «Questo campo non è a norma», «Siete ridicoli». Il riferimento delle critiche degli inquilini è l’Atc (Agenzia Territoriale Casa), che gestisce le palazzine di residenza pubblica a Torino e in diversi Comuni della provincia. 

In quelle di Chieri, sono in corso dei lavori di riqualificazione finanziati dal Pnrr. Prevedono, tra l’altro, il rifacimento del campo da calcetto nel cortile condominiale. Al momento, al posto della vecchia erba sintetica, è stato realizzato uno strato di asfalto. «E’ un intervento inadeguato -lamentano gli inquilini -. Come si fa a giocare su una superficie così? Si rischia solo di farsi male. Senza contare che prima c’era una rete molto alta, mentre quella di adesso è di pochi metri. Le pallonate rischiano di colpire le nostre finestre e romperle».

Replicano dall’Atc: «Il cantiere non è terminato. Quella superficie non è quella definitiva. Sopra sarà posizionata una finitura in resina, come quella adoperata da numerosi enti e fondazioni per i campetti sportivi». La rassicurazione non basta a calmare l’animo dei residenti. Il loro malcontento, infatti, ha radici più profonde e, in parte, era emerso già nei mesi scorsi, quando il presidente dell’Atc Emilio Bolla era arrivato in via Monti per descrivere i lavori in programma. Prevedono anche la realizzazione di un murales su una parete esterna, la chiusura del piano pilotis e la riqualificazione di undici alloggi al momento inagibili.

«Le priorità dovevano essere altre - rimarcano i residenti -. Per fare qualche esempio: nei nostri appartamenti ci sono grandi perdite di acqua, con cui condividiamo da molto tempo. E la maggior parte dei citofoni sono guasti e non saranno sostituiti». Il cantiere fa parte del progetto Pinqua e vale in tutto 575.000 euro. I lavori dovranno terminare entro il 2026. 

 

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