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Parco Grand Paradiso

Ritornano le auto al Nivolet, ma la Città Metropolitana di Torino non ne sapeva nulla

Esclusa dalla decisione, è ora polemica con il Parco del Gran Paradiso sulla regolamentazione del traffico al Colle del Nivolet

Ritornano le auto al Nivolet, ma la Città Metropolitana di Torino non ne sapeva nulla

Ritornano le auto al Nivolet, ma la Città Metropolitana di Torino non ne sapeva nulla

Il Nivolet riapre al traffico automobilistico, ma la Città Metropolitana di Torino è stata esclusa dalla decisione. 

La decisione del Parco Nazionale del Gran Paradiso di non rinnovare l'intesa con la Città Metropolitana di Torino, che prevedeva la chiusura domenicale alle auto sulla strada che da Ceresole sale fino al Colle del Nivolet, ha scatenato una polemica tra le due istituzioni. Dopo vent'anni di sperimentazione con il progetto "A piedi tra le nuvole", il Parco ha deciso di interrompere l'iniziativa, lasciando libero l'accesso alle auto nei fine settimana estivi.

Il direttore del Parco, Bruno Bassano, ha spiegato che il progetto, pur avendo dato risultati, è diventato un pretesto per non affrontare una seria regolamentazione del traffico. «In vent'anni non abbiamo proposto nulla e ci siamo accontentati delle chiusure domenicali. È ora di proporre alla commissione tecnica un momento di rottura col passato», ha dichiarato Bassano. Quest'estate, quindi, le domeniche saranno ad accesso libero fino al Colle del Nivolet.

La Città Metropolitana di Torino, tuttavia, ha espresso il proprio disappunto per essere stata esclusa dalla decisione. «Negli ultimi 21 anni, stipulando e rinnovando nel tempo il protocollo d’intesa che aveva formalizzato l’iniziativa "A piedi tra le nuvole", la Provincia di Torino prima e la Città Metropolitana a partire dal 2015 avevano lanciato insieme al Parco Nazionale Gran Paradiso, un segnale preciso di impegno per la sostenibilità del turismo montano e dell’escursionismo»", ha dichiarato l'ente.

La Città Metropolitana ha ribadito il suo impegno per proporre alternative alla mobilità motorizzata individuale, come il piano urbano per la mobilità sostenibile che ha messo a disposizione bus navetta gratuiti per raggiungere numerose località turistiche e culturali.

Anche il consigliere regionale Alberto Avetta ha criticato la scelta del Parco Nazionale del Gran Paradiso, definendola "incomprensibile ed in controtendenza con l’approccio sostenibile alla montagna prevalente oramai in tutta Europa". Avetta ha sottolineato che le chiusure domenicali alle auto da Ceresole Reale al Colle del Nivolet erano una misura lungimirante, apprezzata e coerente con un turismo rispettoso dell’habitat alpino. «Mi risulta che sia stata comunicata alla Città Metropolitana di Torino solo alla vigilia della conferenza stampa e non concordata. Quindi, una decisione tutta interna al Parco», ha affermato chiedendosi cosa ne pensi il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

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