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Strada del Nivolet, ora spunta anche una petizione: «Opponetevi alla riapertura alle auto». E piovono migliaia di firme

Non si fermano le proteste per la decisione del Parco del Gran Paradiso. E gli oppositori avviano una raccolta firme

Strada del Nivolet, ora spunta anche una petizione: «Opponetevi alla riapertura alle auto». E piovono migliaia di firme

Strada del Nivolet, ora spunta anche una petizione: «Opponetevi alla riapertura alle auto». E piovono migliaia di firme

La decisione dell'Ente Parco Gran Paradiso di riaprire alle auto alla domenica, dopo 20 anni, la strada del Col del Nivolet, in provincia di Torino, sta scatenando una vera e propria guerra tra favorevoli e contrari.

Ieri è stata la Città metropolitana, con un apposito comunicato, a prendere le distanze dalla decisione del Parco, spiegando che è stata presa senza un precedente accordo tra enti interessati.

E gli utenti sono ormai divisi in due "fazioni": da un lato, chi approva la decisione nella speranza che possa favorire il turismo in montagna, dall'altro chi si oppone ferocemente, preoccupato per l'impatto che troppi mezzi a motore - e troppa gente - potranno avere sul delicato ecosistema montano. Proprio gli "oppositori", nelle ultime ore, si sono organizzati e hanno avviato una petizione online per "opporsi alla riapertura totale alle auto sulla strada per il Colle del Nivolet". La raccolta firme, sul sito change.org, in poche ore, ha già superato le 2.300 adesioni ed è stata lanciata da alcune realtà del territorio tra cui associazioni sportive, tour operator e il rifugio Massimo Mila.

«Da oltre 20 anni - si legge, tra le altre cose, nel lungo messaggio che invita alla firma -, la domenica la strada per il Colle del Nivolet è chiusa al traffico automobilistico e motociclistico. Questa misura, frutto di un accordo tra il Parco Nazionale del Gran Paradiso, i comuni di Ceresole Reale e Valsavarenche, e la città metropolitana, è stata fondamentale per proteggere una delle aree naturali più preziose d'Italia dalle emissioni inquinanti, dal rumore, e dal disturbo alla fauna locale. Purtroppo, questo accordo è recentemente scaduto e gli enti interessati hanno espresso la volontà di non rinnovarlo. Di conseguenza, si è deciso di riaprire la strada al traffico automobilistico ANCHE la domenica. Questa decisione rischia di compromettere gravemente la qualità dell'ambiente e l'esperienza dei visitatori, favorendo un turismo di massa a discapito dellasostenibilità e della tutela ambientale». E per questo «chiediamo il vostro sostegno per esprimere la contrarietà a questa decisione e per richiedere il ripristino del blocco del traffico nei weekend sulla strada per il Colle del Nivolet.

Basterà una petizione a far tornare sui propri passi il Parco?

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