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Ballottaggio a Leini, il faccia a faccia tra Pittalis e Torella

I due sfidanti per la fascia tricolore a confronto

Da sinistra, Renato Pittalis e Luca Torella

Da sinistra, Renato Pittalis e Luca Torella

Si svolgerà la prossima settimana il ballottaggi per eleggere il sindaco di Leini. Abbiamo messo a confronto i due candidati con questo faccia a faccia.

RENATO PITTALIS CERCA LA CONFERMA

Renato Pittalis, sindaco uscente di Leini, geometra, 61 anni, è sostenuto da una coalizione civica composta dalle “storiche” liste “Cambia Leini con noi” e “Leini Bene Comune” e da “Lista Civica Pittalis Sindaco”. Al primo turno ha chiuso al secondo posto, con il 35.72% delle preferenze.
Pittalis, si aspettava questo risultato dopo cinque anni di governo?
«Un’elezione è sempre incerta. Da un lato però sì, me l’aspettavo. Avere di fronte un partito come il Pd, che anche nelle elezioni regionali ed europee ha dimostrato di avere un grosso seguito, rendeva molto difficile pensare a un risultato diverso».
Cosa non ha funzionato nella prima parte di campagna elettorale?
«Chi dice che qualcosa non abbia funzionato? Tre mesi fa dicevano che non saremmo andati neanche al ballottaggio. Invece, grazie a un gruppo unito e pieno di entusiasmo, abbiamo espresso la nostra idea di Leini futura e incontrato tanti concittadini riconoscenti per il lavoro che abbiamo svolto. La Lista Civica Pittalis Sindaco è la più votata. Ricordiamoci l’affluenza minore, dal 69,14% del 2019 al 61,22% attuale. Eppure abbiamo preso 606 voti in più. E con un distacco minore delle scorse elezioni».
Su cosa sta puntando nei giorni che la separano dal ballottaggio?
«Sulla competenza dei nostri candidati e su un’idea concreta di ciò che serve allo sviluppo della Leini del futuro. Tanti cantieri sono già stati aperti e si completeranno durante il prossimo mandato. Un’idea di Leini che non è quella di un paese da salvare ma che impara dal passato per guardare con fiducia e con orgoglio al futuro».
Nei mesi scorsi si era persino paventata l’ipotesi di una sua candidatura inglobando il centrodestra, cosa poi non avvenuta. Ora il centrodestra è fuori dai giochi ma ha un “tesoretto” del 18.30%…
«Noi abbiamo punti di programma confrontabili con tutti gli altri soggetti esclusi dal ballottaggio. Su questa base non si è mai chiuso un dialogo, ma ci sono margini di confronto e di sintesi su temi specifici e sulla visione generale di Leini. Si pensi all’attenzione al sociale, al tema della scuola e al suo collegamento con le Istituzioni».
Vuole lanciare un appello al voto? In fondo il 38.78% della popolazione non si è recato alle urne…
«Lo slogan è “Non stare in panchina”, un invito a tutti i membri della comunità di essere protagonisti nella scelta della Leini di oggi e di domani».

LUCA TORELLA PARTE IN VANTAGGIO

Luca Torella, 43 anni, di professione commerciale, assessore nella giunta guidata da Gabriella Leone, occupandosi di Bilancio, alla guida della coalizione “Una Leini Nuova”, composta da “Noi per Leini”, Pd, “Progetto Leini” e “Uniti per Leini”, dopo il primo turno delle amministrative è in testa con il 41.87% delle preferenze.
Torella, si aspettava questo risultato?
«Sono onesto: no. È difficile essere davanti al sindaco uscente. Evidentemente la cittadinanza ha ben compreso e apprezzato il nostro programma elettorale. Ma, come sto già dicendo in giro, si riparte da zero. E ora bisogna riconquistarci ogni singolo voto».
Cosa vi ha portato ad essere in testa dopo il primo turno?
«A gennaio, dopo due anni e mezzo di lavoro alle spalle, siamo partiti con la campagna elettorale. Casa per casa, commerciante per commerciante, imprenditore per imprenditore, scuola per scuola a spiegare come sarebbe stata la nostra visione di città. E direi che lo hanno ben compreso».
Su cosa sta puntando nei giorni che la separano dal ballottaggio?
«Dall’ampliamento del Capirone nella sua attuale posizione a quello dell’asilo nido. Dal potenziamento della linea 46 fino ai Tedeschi al sostegno al commercio, incentivando l’arrivo di nuovi negozi con sgravi come la riduzione dell’Imu a chi ridurrà l’affitto dei locali fino alle politiche del lavoro, incentivando l’occupazione giovanile creando un fondo specifico».
Il Movimento 5 Stelle, forza politica molto vicina a voi, ha ottenuto il 4.1%: vi siete sentiti? Avete trovato un accordo?
«Non faremo alcun apparentamento ufficiale. Sono però dell’idea che i loro elettori siano molto vicini alle nostre idee. E abbiamo tanti argomenti che vogliamo portare avanti assieme a loro. Come la lotta alla ludopatia piuttosto che la commissione pari opportunità e tutto quello riguarda le comunità energetiche, solo per fare degli esempi».
Vuole lanciare un appello al voto? In fondo il 38.78% della popolazione non si è recato alle urne…
«Andare a votare è un diritto e un dovere. A ogni leinicese dico: non lasciare che siano altri a decidere il futuro della tua cittadina».

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