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Ballottaggio a Giaveno, il faccia a faccia tra Biddoccu e Olocco

I due sfidanti per la fascia tricolore a confronto

Da sinistra, Alberto Biddoccu e Stefano Olocco al voto nel primo turno

Da sinistra, Alberto Biddoccu e Stefano Olocco al voto nel primo turno

Domenica e lunedì anche Giaveno sarà chiamata a scegliere il proprio sindaco. Abbiamo messo a confronto i due candidati.

Biddoccu punta tutto su sanità e sociale

Alberto Biddoccu, ai ballottaggi con il 22,02% dei voti: si aspettava questo risultato?
«Molti cittadini mi avevano manifestato la loro vicinanza e la loro fiducia. Per questo avevo il sentore di ricevere un buon numero di voti. Io e la mia squadra siamo soddisfatti del risultato ottenuto dalle due liste civiche. Non avevo mai fatto politica ma ero di certo una persona conosciuta, attiva e presente sul territorio per cui ringrazio tutti coloro che mi hanno accordato la loro fiducia».
A Giaveno ha votato poco più del 60% degli aventi diritto, un’affluenza leggermente migliore rispetto alla media italiana ma comunque non alta. Cosa ne pensa? Sarà più difficile far tornare alle urne i cittadini?
«Sarà un ballottaggio impegnativo, ma spero che le persone che hanno avuto fiducia in me, continuino a dimostrarla con il loro voto. Vorrei che a loro si aggiungessero gli elettori della lista di Edoardo Favaron con cui abbiamo abbiamo concordato un apparentamento ufficiale e quelli di Portigliatti Barbos che ci appoggia. Con entrambi condividiamo obiettivi. Vorrei esortare tutti i cittadini a esercitare ancora una volta il diritto di voto, importante segno di democrazia».
Come sta affrontando queste ultime settimane in attesa della seconda tornata?
«Lavoriamo da 18 mesi al progetto che ci ha portati alla creazione delle due liste civiche con le quali sono candidato. Siamo sorretti dalla volontà di riportare il cittadino al centro della politica giavenese. Con i componenti delle due liste ci stiamo riunendo, confrontandoci sulle decisioni da prendere su eventuali coalizioni e sugli obiettivi che ci prefiggiamo. Il nostro intento è stringere alleanze con chi condivide il nostro progetto».
Se dovesse essere eletto sindaco quali sono i primi tre obiettivi che si pone per Giaveno?
«Le priorità saranno volte ai servizi sanitari quali potenziamento di ambulatori specialistici e il servizio di prestazioni domiciliari. Nel sociale è un nostro impegno dedicare tutta la nostra attenzione alle problematiche di anziani, giovani e famiglie, cercando di coinvolgere tutti coloro che operano nel sociale e tessendo reti di sostegno. Il territorio poi va tutelato e si devono attuare politiche di prevenzione per evitare nelle emergenze conseguenze gravi».

Olocco in vantaggio: «L’ex municipio primo obiettivo»

Stefano Olocco, ai ballottaggi con il 38,33% dei voti: si aspettava questo risultato?
«Sul risultato del primo turno sono molto contento perché era una corsa faticosa con sei candidati. L’area del centrodestra era molto rappresentata, ovvio che in un paese come Giaveno che comunque mantiene l’anima del paese si guardano le persone più che i partiti. Sono un amministratore uscente e ho lavorato tanto negli ultimi cinque anni, mi sono adoperato in tutto e per tutto. Mettendo il lavoro in secondo piano e mettendomi in aspettativa, proprio perché volevo ricoprire questo ruolo. Pensavo di raggiungere dai 2 ai 3mila voti. Il risultato di 3.400 voti è una sorpresa che mi ha reso davvero contento e soddisfatto».
A Giaveno ha votato poco più del 60% degli aventi diritto, un’affluenza leggermente più alta rispetto alla media italiana ma comunque non alta. Cosa ne pensa? Sarà più difficile far tornare i cittadini alle urne?
«Spero che i cittadini comprendano questa situazione. Quest’anno per la prima volta le elezioni sono in ritardo di 15 giorni con il ballottaggio a fine giugno, c’è la paura di un calo drastico dell’affluenza. Non nego quindi che le preoccupazioni ci siano. Sono certo di avere un buon vantaggio con 1500 voti in più, ma sono anche consapevole che il 23 e 24 giugno si partirà da zero».
Come sta affrontando queste ultime settimane in attesa della seconda tornata?
«A pancia a terra come ho sempre fatto, sono operativo sul territorio, non voglio lasciare niente indietro, continuo a fare quello che ho sempre fatto negli ultimi cinque anni, con costanza e impegno, non mollerò fino all’ultimo».
Se dovesse essere eletto sindaco quali sono i primi tre obiettivi che si pone per Giaveno?
«Parlo da amministratore uscente per cui ho dei progetti che vorrei portare avanti: la ristrutturazione di Palazzo Molines in via XX settembre, il nostro ex municipio, che deve diventare un polo culturale e giovanile importante sul territorio, ma anche la social housing in via Beale. Due opere per cui abbiamo già messo nel cassetto i finanziamenti: 600mila euro dalla regione per la prima e 1 milione e 400mila euro da fondi Pnrr per la seconda. Tra gli altri obiettivi sicuramente c’è l’attenzione verso le famiglie e gli impianti sportivi».

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