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Chivasso
22 Giugno 2024 - 11:31
Una protesta di questo inverno del consigliere Bruno Prestia e dei cittadini per chiedere l’apertura del cavalcaferrovia
Dieci anni di cantieri, due anni di attesa da quando è stato terminato. Finalmente sembra essere giunta alla fine l’odissea del cavalcavia ferroviario di Chivasso che, secondo quanto annunciato dal sindaco Claudio Castello, sarà aperto al traffico venerdì prossimo, 28 giugno.
L’annuncio è stato dato durante il consiglio comunale, dove Castello ha presentato la convenzione che firmerà con Rfi, la società del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Una firma che metterà la parola fine, si spera, alla gestazione di una delle opere pubbliche più travagliate degli ultimi anni. Prima il cantiere che ha subito vari intoppi, poi lo stop quando il cavalcavia - che unisce corso Galileo Ferraris a via Soldati Polacchi - era finito e pronto all’inaugurazione. Il problema era dovuto proprio alla sua lunga gestazione: il cavalcavia infatti avrebbe dovuto aprire contestualmente alla chiusura del passaggio a livello di via Mazzè. Ma nel frattempo la città in zona era cambiata (ospedale e pronto soccorso, spostamento del centro prelievi e il prossimo arrivo di un polo logistico all’ex Lancia e di un istituto superiore) e i timori per l’impatto sul traffico della chiusura avevano avuto la meglio, bloccando di fatto anche il cavalcavia.
Ora tutto pare superato: «Alla luce della serrata interlocuzione intercorsa con Rfi - ha spiegato il sindaco - posso ufficialmente annunciare che il cavalcaferrovia di corso Galileo Ferraris sarà aperto al traffico venerdì 28 giugno. Nella stessa giornata, sarà soppresso il passaggio a livello di via Mazzè sulla linea Torino/Milano, in base alla convenzione che, su mia proposta, è stata integrata con un’appendice che tiene conto delle mutate condizioni urbanistiche e veicolari della città». Nel dettaglio, l’accordo «impegna la società del gruppo Fs, oltre che a realizzare una passerella pedonale in via Mazzè, i cui lavori dovranno partire entro 90 giorni, a far redigere uno studio del traffico, al fine di individuare in una prima fase tutti gli eventuali interventi di sistemazione della viabilità esistente che permettano di migliorare le condizioni di circolazione stradale a seguito della chiusura del passaggio a livello». «Questi interventi sono mirati ad un adeguamento della mobilità, cofinanziato in parti uguali con Rfi, e alla migliore collocazione dal punto di vista viabilistico di un sottovia carrabile tra via Ceresa e piazzale 12 maggio 1944 o eventuali altre zone ritenute migliorative dal punto di vista viabilistico per il collegamento tra la zona nord e la zona sud della città».
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