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Rinnovato il museo di Don Bosco: la storia di Chieri e la vita del Santo

Terminati i lavori per il riallestimento del centro visite che riapre al pubblico

Rinnovato il museo di Don Bosco

Rinnovato il museo di Don Bosco

Lì dove Don Giovanni Bosco ha abitato durante la sua giovinezza, i turisti e i pellegrini possono scoprire aneddoti, esperienze e vicende della sua vita.

A Chieri, sono terminati i lavori per il riallestimento del centro visite Don Bosco, che adesso è diventato un vero e proprio museo. Lo ospita una delle maniche al primo piano del Complesso San Filippo, in via Vittorio Emanuele (pieno centro storico), un tempo seminario dell’Arcidiocesi di Torino.

Secondo il progetto della ditta torinese Mediacor, che ha già curato altri allestimenti per il mondo religioso, sono stati posizionati dei nuovi cartelli segnaletici, per aiutare i visitatori a orientarsi nell’edificio. All’ingresso del museo, c’è ora un portale in cartongesso; dentro, un totem informativo dà il benvenuto al pubblico prima che passi all’interno delle quattro sale espositive.

La prima racconta Chieri a metà Ottocento, dove arrivò il giovane Giovanni Bosco dalle campagne, soffermandosi sulle sue attività lavorative e la fondazione della Società dell’Allegria (sala 2). La terza è dedicata agli anni del seminario, mettendo in rilievo figure e luoghi della chiesa chierese. Si parla anche dell’amico Luigi Comollo, che muore precocemente e lascia una ferita profonda nel cuore di Giovanni. Nell’ultima sala, una grande proiezione a parete mostra alcune immagini del territorio chierese, ispirando a proseguire la visita luglio gli Itinerari di Don Bosco. Poi il pubblico potrà partecipare a un quiz tematico con il proprio telefonino, per mettere alla prova le conoscenze acquisite.

Tutti i filmati sono proposti in italiano, inglese, spagnolo e lingua dei segni. In attesa di definire chi gestirà il museo, al momento saranno previste delle aperture in occasioni particolari, come per esempio la festa patronale a settembre.

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