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Il caso

Insulti al murales della bimba nera sulla pagina Instagram dell'assessore

Nel mirino l'opera di piazza Camandona che rappresenta una bimba originaria del Senegal

Insulti al murales della bimba  nera

Insulti al murales della bimba nera

Un gravissimo atto di intolleranza razziale contro la bambina raffigurata sul murale a tema inclusione e tradizione della città di Nichelino. Odio che arriva, tramite social, direttamente sulla pagina dell’artista - Giulio Rosk, originario di Caltanissetta e professionista internazionale della street art (co-autore del murales dedicato a Falcone e Borsellino a Palermo) che ha dipinto l’opera nell’ambito del progetto Nichelino Lights Up promosso dall’amministrazione -, e riportato dall’assessore alle politiche giovanili Fiodor Verzola.

La grande opera collocata sul muro di un palazzo di piazza Camandona rappresenta Rejoice, una bimba originaria del Senegal intenta a leggere un libro su Stupinigi. E l’autore del post commenta: «Va bene che lei è un artista di strada, ma che diamine c’entra una bambina nera gigante dipinta sul muro di una casa a Nichelino? Che guarda un libro della palazzina di caccia? Non era più consona una bambina bianca?».

E prosegue: «Vada in Sicilia a dipingere il ricambio etnico, nella nostra città non è il benvenuto! E chiunque l’abbia foraggiato rappresenta il male odierno». Parole intollerabili per Verzola, ancor più perchè Nichelino Lights Up nasce proprio come percorso artistico, sociale e culturale con l’obiettivo di contrastare il degrado riqualificando alcune aree della città e promuovere un percorso educativo e di legittimazione della street art. Progetto che ha dato vita a murales dedicati a Piero Angela, Primo Levi, Italo Calvino e Don Minzoni. «Inaccettabile che nel 2024 ci sia ancora qualcuno che faccia differenze in base al colore della pelle. Continueremo a lavorare costantemente per far sì che queste persone rimangano in minoranza, per costruire una società basata su equità.

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