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La battaglia legale

Ivrea contro Rfi: il sindaco chiede alla società mezzo milione di euro per occupazione di suolo pubblico

Secondo Rfi le opere ferroviarie, finanziate con fondi statali, dovrebbero essere esenti dal canone previsto

Ivrea contro Rfi: il sindaco chiede alla società mezzo milione di euro per occupazione di suolo pubblico

Foto d'archivio

Il sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore, ha chiesto alla società ferroviaria il pagamento di circa 500mila euro per per l’occupazione di suolo pubblico in Piazza Perrone e Via Riva, luogo utilizzato come cantiere per i lavori di elettrificazione della linea ferroviaria.

Ma Rfi sostiene di non essere tenuta a pagare la cifra: le opere ferroviarie di interesse nazionale, finanziate con fondi statali, dovrebbero essere esenti dal canone unico patrimoniale previsto per l’occupazione di suolo pubblico. La compagnia ha quindi presentato un ricorso al presidente della Repubblica. L'amministrazione comunale ha deciso di affidarsi allo studio legale Fogagnolo di Ivrea per fare opposizione al ricorso.

La normativa comunale di Ivrea infatti non prevede esenzioni per società di capitali come Rfi, che non è più un ente statale ma opera ormai come una normale impresa sul mercato. Questo dettaglio giuridico è cruciale: sebbene la pubblica utilità delle opere sia riconosciuta da tutti, ciò non comporterebbe automaticamente esenzioni fiscali o tributarie.

Le due parti in causa si sarebbero già incontrate e starebbero cercando di raggiungere un accordo transattivo, che potrebbe risolvere la questione senza dover attendere una decisione giudiziaria. 

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