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Non ci sono banche
18 Agosto 2024 - 19:00
Sportello - foto di scena
Lo scandalo delle banche in Italia sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti, soprattutto nei piccoli comuni. La Valchiusella, nel Canavese, è diventata l'emblema di questa crisi, con la chiusura di tutti gli istituti di credito presenti sul territorio. Questo fenomeno, denunciato dall'Unione Nazionale Comuni Comunità ed Enti Montani (Uncem), sta creando notevoli disagi per i residenti, costretti a spostarsi in altri comuni per accedere ai servizi bancari.
Nonostante l'aumento dei prelievi di contanti, che ammontano a 1 miliardo di euro al giorno, molte banche stanno chiudendo le loro filiali. «Uno scandalo, anche per le sigle sindacali che Uncem ha sempre supportato nelle azioni per la salvaguardia degli sportelli», ha dichiarato l'associazione. Le proteste, le lettere inviate a ABI, Consob, Banca d'Italia e agli istituti di credito, nonché le interrogazioni parlamentari, non sono servite a invertire questa tendenza. «Il 7% della popolazione italiana vive in territori dove non ci sono più agenzie bancarie: record in Piemonte (13,8%), ma il fenomeno è particolarmente marcato nel Mezzogiorno e nelle isole, dove l’11% degli abitanti non ha uno sportello bancario “sotto casa”. La Campania è la prima regione per numero di abitanti senza banca: sono 700mila. Cresce il rischio di allontanare milioni di soggetti dal circuito legale della finanza e dell’economia. A poco sono serviti anche i tavoli nazionali, al MEF, e le interrogazioni parlamentari. Siamo come Uncem perplessi di fronte a questa impossibilità della Politica, delle Istituzioni, di guidare un processo invertendo il trend».
IL CASO DELLA VALCHIUSELLA
La situazione in Valchiusella è emblematica. Nel 2021, l'Unicredit ha chiuso la sua filiale a Vistrorio, lasciando l'intera valle senza istituti di credito. L'anno precedente, la Banca Intesa Sanpaolo aveva chiuso la filiale di Vico Canavese (oggi Valchiusa). Le proteste dei cittadini, culminate persino con una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, non hanno avuto alcun effetto. Ora, i residenti sono costretti a spostarsi in comuni vicini come Castellamonte e Ivrea per accedere ai servizi bancari. Le chiusure degli sportelli bancari hanno creato notevoli disagi, soprattutto per gli anziani e per chi ha difficoltà a spostarsi. I due sportelli automatici rimasti, anche se sommati a quelli postali, sono insufficienti per soddisfare le esigenze della popolazione. Inoltre, il divario digitale rende difficile l'uso dei servizi bancari online, aggravando ulteriormente la situazione.
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