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Giornata di lutto

Addio a Kayo, promessa del calcio volata tra le nuvole: l'omaggio commovente di oltre 500 persone

Un'intera comunità unita per l'ultimo saluto al giovane talento, simbolo di sogni spezzati troppo presto

L'ultimo saluto a Kayo Mesquita Sousa

L'ultimo saluto a Kayo Mesquita Sousa

«Ti immaginiamo giocare a calcio tra le nuvole. Ora proteggi tutti da lassù. Eri un ragazzo speciale, maturo, più grande della tua età. Ci mancherai». Questo uno dei tanti messaggi letti durante il funerale di Kayo Mesquita Sousa, 14enne promessa del calcio giovanile Torinese, in forza alla Mappanese, morto il 29 agosto scorso in un terribile incidente stradale in Spagna. Oggi pomeriggio, venerdì 13 settembre, oltre 500 persone si sono strette attorno a papà Raphael e a mamma Adna, ai fratellini e a tutti i parenti.

Dopo la commovente cerimonia nella Casa Funeraria di via Caselle a Leini, tutti hanno applaudito il feretro di Kayo, una bara bianca avvolta dalla maglia del Milan di Kakà, il suo idolo. Vicino al carro funebre, lo striscione della «sua» Mappanese, tenuto da compagni di squadra, allenatori, dirigente e dal presidente della società, Andrea Graneri.

«Come diceva Baggio, sforzo e duro lavoro costruiscono un ponte tra i sogni e la realtà. Una realtà che ti ha visto gioire pochi mesi fa in quel torneo a Collegno. E nessuno di noi poteva immaginare potesse essere l’ultima volta», lo ricorda Graneri. Il pastore Valdomiro Patricio ha ringraziato anche i calciatori della Juventus, Danilo e Bremer, per le maglie autografate e per l’aiuto dato durante la raccolta fondi per permettere ai familiari di riportare in Italia la salma di Kayo.

Tra i tanti presenti anche i compagni di classe delle medie di Leini assieme alle professoresse. Con loro anche il primo cittadino, Luca Torella. Toccanti i video di Kayo con la sua famiglia, con gli amici, con i compagni di calcio e mentre suonava la batteria nella chiesa evangelica Admariana.

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