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Il caso

Raccolta rifiuti in crisi nel Chierese: Etambiente denuncia intimidazioni

Il direttore Buttari ai lavoratori: «Non permetteremo pressioni indebite»

I lavoratori disertano in massa, raccolta rifiuti a singhiozzo

I lavoratori disertano in massa, raccolta rifiuti a singhiozzo

«Non permetteremo a un pugno di facinorosi di infangare il nome della maggior parte dei lavoratori, che svolgono i loro incarichi con impegno e serietà». Dopo i disservizi della raccolta rifiuti nel Chierese, ora in fase di risoluzione, il direttore generale della Etambiente Giancarlo Buttari annuncia una denuncia per intimidazioni contro ignoti. Da diversi anni, la sua società è l’appaltatrice per lo svuotamento dei bidoni porta a porta sul territorio.

Nelle scorse settimane, in diversi Comuni tra Chieri e dintorni, l’immondizia non è stata raccolta e le piazze sono rimaste sporche dopo i mercati. Così, dopo decine di segnalazioni, il Consorzio Chierese dei Servizi (che coordina la gestione dei rifiuti) si scusa con un comunicato stampa. «Il problema è stato causato da un’eccezionale e improvvisa carenza di personale disponibile, con tassi di assenteismo anche superiori al 30%» ricostruisce il suo direttore Davide Pavan.

Buttari smentisce con una nota siglata anche dai sindacati: «Il dato comunicato dal Consorzio è ben al di sopra della realtà. Le assenze si fermano al 18% circa, un dato normale in questo periodo dell’anno». Allora cosa ha mandato in crisi la raccolta? Sotto anonimato, i lavoratori raccontano di non aver più dato disponibilità per gli straordinari, per lanciare un segnale. Chiedono nuove assunzioni, migliore manutenzione dei mezzi che utilizzano e una revisione dell’organizzazione del lavoro.

La Etambiente, intanto, annuncia il recente acquisto di cinque nuovi camion. Prosegue il direttore generale: «Ci risulta anche che alcuni lavoratori abbiamo fatto delle pressioni indebite ai colleghi per astenersi dagli straordinari. I nostri legali stanno procedendo con le denunce alle autorità».

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