Ius soli, a Chieri la "cittadinanza speciale" per 64 bambini

«Una bambina o un bambino che è nato e vive a Chieri - o in qualunque posto d’Italia - deve crescere con gli stessi diritti di tutte le altre bambine e gli altri bambini. A prescindere dalla nazionalità dei genitori».

Queste le parole del sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero, in occasione della cerimonia di conferimento della “Cittadinanza speciale della Città di Chieri per IUS SOLI”, svoltasi lo scorso sabato, 30 novembre, nell’Auditorium Leo Chiosso. «Un riconoscimento simbolico, ma per noi molto importante», prosegue il sindaco. Un gesto che ha la volontà di ribadire e rimarcare il concetto espresso sopra e che, a Chieri, è ormai divenuto annuale tradizione dal 2016.

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Nello specifico, si tratta di un’attestazione di riconoscimento della comunità chierese concessa ai minori nati in Italia da genitori stranieri, residenti nel Comune di Chieri. Un riconoscimento che la Città vuole conferire, in attesa di una legge ufficiale.

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Sono 64 i bambini e le bambine invitati quest’anno, in rappresentanza di 18 nazionalità - Albania, Bosnia-Erzegovina, Burkina Faso, Congo, Costa d’Avorio, Filippine, Germania, Ghana, Marocco, Moldova, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica Popolare Cinese, Romania, Stati Uniti d’America, Tunisia, Ucraina. «Una cerimonia semplice, molto sentita da tutte e tutti, in cui abbiamo anche consegnato la Costituzione tradotta in più lingue, grazie all’ANPI», conclude il sindaco.