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A Poirino
03 Dicembre 2024 - 07:00
Assistevano quegli anziani in casa loro, senza che nessuno facesse obiezioni. Poi, quando uno è inciampato ed è morto, sono finiti in tribunale. E ieri, all’ennesimo processo contro di loro, sono stati condannati a un anno per omicidio colposo.
I protagonisti della vicenda sono una coppia di badanti di Poirino, entrambi sulla sessantina e assistiti dall’avvocato Stefania Marasciuolo. La vicenda risale al 2019, quando i coniugi accolgono nella loro abitazione due anziani e li seguono nella loro vita di tutti i giorni. Il pomeriggio del 14 settembre uno dei due ospiti è in giardino. L'uomo, 73 anni, scivola, batte la testa su una piglia di cemento. I soccorsi sono rapidi ma inutili, visto che l’anziano muore poco dopo per le complicazioni legate alle ferite.
Così la Procura di Asti, competente sul territorio di Poirino, apre un’inchiesta. Anche se fino a quel momento i familiari non avevano mai avanzato sospetti su come venisse accudito l’anziano, il sostituto procuratore Paolo Fiore formula un doppio capo d’accusa. Da un lato, contesta delle presunte irregolarità nell’abitazione dove la coppia poirinese svolgeva la sua attività di accoglienza; dall’altra chiama in causa i badanti anche per la morte dell’anziano.
Arriva il rinvio a giudizio, parte il processo di primo grado e il giudice assolve entrambi gli imputati da entrambi i reati contestati. La Procura fa ricorso e il caso arriva alla Corte d’Assise d’Appello di Torino, che cambia il verdetto di primo grado e condanna la coppia per il reato di abbandono di incapace. Lo scorso maggio, dopo il ricorso dell’avvocato Marasciuolo, è arrivato il nuovo colpo di scena: la Cassazione ha annullato la sentenza di secondo grado e spinto la Corte d’Appello a rivalutare il caso. Risultato, un’altra sorpresa: il reato è stato riqualificato e i due badanti sono stati condannati per omicidio colposo.
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