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15 Gennaio 2025 - 19:46
Una raccolta firme per dire «no» alla trasformazione della Rsa del paese, da tempo in procinto di essere ristrutturata, in un centro di accoglienza per migranti.
Succede a Mathi, paese di poco superiore ai 3700 abitanti, dove è presente «Casa Chantal», storica residenza che dagli anni Ottanta, per volere dell’allora parroco, don Secondo Burzio, accoglie i «nonnini» della zona.
La Rsa di via Parrocchia da tempo è sotto l’egida della cooperativa Sanitalia Service che nel novembre 2023 aveva annunciato ai parenti della trentina - all’epoca - di ospiti come vi fosse l’intenzione di trasferirli a «Villa Lina», Rsa di Corio, per effettuare dei lavori non più differibili nel tempo.
«Ma quei lavori, che sarebbero dovuti durare sei mesi, non sono mai partiti. La questione non è di chi sia la colpa bensì di cosa diverrà a brevissimo giro di posta», tende a precisare Roberto Pontelli, uno dei portavoce del «Comitato Chantal Rsa» e dei promotori della petizione già attiva sui social e nei negozi cittadini e che si concluderà entro venerdì 24 gennaio.
La notizia dell’arrivo dei migranti è arrivata in «due riprese», come spiega Pontelli: «Il 23 dicembre la cooperativa indice una riunione on line per spiegarci che i nostri parenti sarebbero rimasti ancora a Villa Lina per via di alcuni rallentamenti burocratici comunali che avevano stoppato l’avvio dei lavori di ristrutturazione di Casa Chantal. E, ancora, come la stessa struttura avrebbe potuto cambiare destinazione d’uso. Ma nessuno ci ha spiegato né il motivo né la nuova destinazione». Ma nel pomeriggio dello stesso giorno, la cooperativa ha radunato i dipendenti spiegando loro che a febbraio sarebbero arrivati i migranti a Mathi.
E così, il 30 dicembre, in apertura di consiglio comunale, il sindaco ha dato una prima spiegazione: «I nostri uffici non hanno mai ricevuto documentazioni complete in merito. In alcuni casi, persino errate. Siamo pronti a tutelarci e a tutelare il nostro paese. Vogliamo capire fino in fondo cosa sta accadendo», aveva spiegato il sindaco Vittorio Rocchietti che ha già promesso l’indizione di un consiglio comunale aperto nelle prossime settimane per dibattere con maggioranza e opposizione, cittadini e Comitato.
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