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Il caso

Autopsia Gaviati: niente fumo nei polmoni, l’uomo sarebbe deceduto prima dello sviluppo delle fiamme

Svolta nelle indagini sulla morte di Piero Gaviati a Rivarolo Canavese avvenuta lo scorso 25 aprile nel complesso della comunità La Torre-Anffas

Autopsia Gaviati: niente fumo nei polmoni, l’uomo sarebbe deceduto prima dello sviluppo delle fiamme

Gli esiti dell’autopsia sul corpo di Piero Gaviati, 78 anni, gettano nuova luce sulla tragica vicenda avvenuta nella notte tra il 25 e il 26 aprile. Secondo i primi riscontri, l’uomo sarebbe deceduto prima dello sviluppo delle fiamme, probabilmente a causa di un maloreUn elemento decisivo emerge dai risultati dell’esame medico: nei polmoni di Gaviati non sono state trovate tracce di fumo, un segnale chiaro che confermerebbe la sua morte precedente all’incendio.

Questa scoperta cambia l’angolazione investigativa, sollevando nuovi interrogativi sulla dinamica esatta degli eventi. Gaviati risiedeva in un alloggio d’emergenza sociale situato nel complesso della comunità La Torre-Anffas, in corso Indipendenza a RivaroloNon era un ospite della struttura principale, dedicata alle persone con disabilità, ma viveva in una sezione gestita dal Consorzio Ciss 38, dedicata a situazioni abitative critiche. Era stato dimesso da poco dall’ospedale.

Secondo le prime indagini, le fiamme si sarebbero sviluppate a causa di una sigaretta. Il corpo carbonizzato di Gaviati è stato trovato ancora disteso sul letto, il che suggerisce che non si sia accorto di nullaGli investigatori ipotizzano che, se fosse stato cosciente, avrebbe almeno tentato di mettersi in salvo. Un operatore della struttura, intervenuto per spegnere le fiamme con un estintore, ha riportato una lieve intossicazione, ma è stato dimesso dall’ospedale senza gravi conseguenze.

L’inchiesta ora si concentra anche sulle condizioni di sicurezza dell’abitazione. Gli accertamenti riguardano la presenza di dispositivi antincendio, il rispetto delle norme e l’utilizzo di materassi ignifughiIl reato ipotizzato potrebbe trasformarsi da omicidio colposo a incendio colposo, modificando in modo significativo il quadro investigativo.

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