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Il Duc fa litigare il comitato Centro Storico e il Comune

Il Distretto Urbano del Commercio di Chieri si rinnova con nuovi partner, ma polemiche sull'uso delle risorse e sulla gestione della Cabina di Regia

Il Duc fa litigare il comitato Centro Storico e il Comune

Il Distretto Urbano del Commercio di Chieri si amplia e si rinnova. In una riorganizzazione all’insegna di una maggiore partecipazione e del potenziamento dell’operato, da un punto di vista economico quanto turistico. Ma la Cabina di Regia rimane la stessa e non mancano le polemiche.

Mercoledì, la Cabina di Regia e il Comitato di Gestione si sono riuniti, in vista della scadenza per la presentazione alla Regione della nuova composizione degli organi e del piano strategico per il prossimo triennio. Sei i nuovi partner nel Comitato di Gestione, che vanno ad aggiungersi ai 13 già presenti: Distretto del Cibo del Chierese e del Carmagnolese, Turismo Torino, Istituto Don Bosco Salesiani di Chieri, GIC-Gruppo Imprese Chieresi, AVAC-Associazione Venditori Ambulanti di Chieri e Comitato Croce Rossa Chieri. La Cabina di Regia resta invece composta dai partner fondatori, Città di Chieri, ASCOM Confcommercio Torino e Provincia ed ASCOM Chieri.

Così Roberto Pezzini, presidente del Comitato Centro Storico di Chieri: «Il patto di reciproca convenienza fra Ascom e Comune di Chieri non si riesce a scalfire. Il CCS evidenzia che le risorse destinate dalla Regione al DUC non siano utilizzate in modo proficuo: troppo sbilanciate a favore dell'arredo urbano, a scapito di interventi strutturali, di riqualificazione e innovazione del comparto. Da tempo, per invertire la rotta, chiediamo di entrare a far parte della Cabina di Regia, ma mercoledì è arrivato un “no” dal sindaco, senza neppure indicarne le motivazioni. Un atto ingiustificabile di arroganza politica».

La risposta del primo cittadino Sicchiero: «Non c'è stata unanimità nel voto in Cabina e non si è proceduto all'inserimento. Entrambe le richieste presentate sono state respinte. Non solo quella del CCS. L’elemento su cui concentrarsi è l’ampliamento del Comitato di Gestione: un segnale fortissimo di vitalità e partecipazione attiva, di cui siamo orgogliosi».

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