Cerca

La manifestazione

La Valsusa in corteo contro il Tav: in migliaia alla marcia popolare

I militanti contro l'alta velocità in valle per salvare la piana di Susa. Ci sono anche tredici sindaci (e l'attore Elio Germano)

La marcia dei No Tav a Susa

La marcia dei No Tav a Susa

"Salviamo insieme la piana di Susa". Questo lo striscione in testa alla grande marcia popolare organizzata oggi, sabato 10 maggio, dai No Tav. Una marcia a cui hanno preso parte i sindaci di tredici comuni della valle (Almese, Avigliana, Bruzolo, Caprie, Casalette, Condove, Monpantero, San Didero, Sant'Ambrogio, Vaie Villar Dora, Villar Focchiardo e Venaus), più altre realtà come l'Unione montana Bussoleno e il comitato pendolari della linea Sfm3, per dire "no" al deposito di smarino e alla chiusura della stazione ferroviaria di Susa. "Un territorio da troppo tempo sacrificato in nome di un sistema di profitto che mette in secondo piano necessità e bisogni fondamentali di cittadini", scrive in una nota il movimento No Tav.

Tra i presenti, l'attore romano Elio Germano, fresco vincitore del suo quinto David di Donatello. «Sono qui per stare vicino ai No Tav, in una battaglia che va avanti da anni contro chi vuole distruggere la montagna», ha detto Elio Germano, che è anche rapper e fa parte del gruppo “Bestierare” (ed era a Susa per suonare con la sua band). «Un treno alta velocità che collega Torino a Lione esiste già, ma nessuno lo usa. Difendo questa terra anch’io, con ogni mezzo», ha detto l’attore. 

Duemila i partecipanti alla marcia popolare, che si sono dati appuntamento a Traduerivi (frazione di Susa) per poi arrivare a Susa nel primo pomeriggio e continuare il corteo in città. Corteo che si è svolto senza particolari momenti di tensione. A preoccupare è soprattutto l’annunciata chiusura, per consentire i lavori, della stazione ferroviaria di Susa. Chiusura che rischia, sempre secondo i No Tav, di impoverire anche le scuole della città valsusina.

Per questo gli ingressi delle scuole medie Bartolomeo Giuliano e del ginnasio Norberto Rosa sono stati nastrati. «Li chiudiamo simbolicamente», hanno urlato al megafono i manifestanti. Fumogeni e striscioni anche sulla facciata del municipio, in segno di protesta contro il Comune di Susa (non in piazza). “Comune di Susa = uffici di Telt”, la scritta sul lenzuolo.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.