L’ex vigile accusato di molestie alla sindaca: «C’era stima, le ho solo dato un bacio casto»

L’ex comandante dei vigili si emoziona, parla di «stima e sintonia con la sindaca», rievoca presunti “interessamenti” per un concorso cui ha partecipato la moglie. E nega le molestie: «Le ho dato un bacio sulla guancia, casto e puro: neanche una 15enne sarebbe arrossita. Mi aspettavo che ricambiasse».

Ecco la verità di Alessandro Lovera, accusato di peculato ma soprattutto di molestie alla prima cittadina di Bardonecchia, Chiara Rossetti. Che ha sporto denuncia contro di lui per fatti avvenuti nel 2022 e ieri era in tribunale a sentire la versione dell’ex comandante (che nel frattempo ha cambiato mansione all’interno del Comune): «Il rapporto con Rossetti è sempre stato ottimo e improntato a reciproca stima, amicizia e rispetto. C’era sintonia e unità di intenti, basta guardare le chat Whatsapp e le e-mail inviate a tutte le ore del giorno». Il pubblico ministero Giulia Rizzo, che ha svolto le indagini, incalza Lovera chiedendogli se i rapporti con la sindaca fossero solo professionali: «Sì, ma lei si è interessata alla mia vita privata: mi ero lamentato che mia moglie era arrivata quarta a un concorso per entrare in municipio a Bardonecchia e lei mi aveva detto di aver espresso i suoi desiderata alla commissione. Io ho detto che me ne sarei andato e Rossetti mi ha risposto: “Non scherzare, tu stai qua con me”».

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L’ex comandante è nei guai per due episodi specifici, il messaggio “sei stupenda” e un bacio sulla guancia di Rossetti: «È l’ultima volta che faccio un complimento a una donna che non sia mia moglie - si sfoga Lovera - Ma faceva seguito a emoticon con gli occhi col cuore e frasi come “sei un mito” o “ecco il mio comandante preferito”». E sul bacio? «Potrà essere durato pochissimi istanti, visto che ovviamente era solo sulla guancia. Non le ho neanche sfiorato il corpo e non ci sono state carezze. È stato un gesto casto e puro, mi aspettavo che lo ricambiasse. L’assenza di reazione mi ha stupito».