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La storia

Sulla collina di Torino i disabili si "gestiscono" da soli: «Siamo gli unici in Piemonte»

Da 20 anni, a Moncalieri, c'è la casa famiglia Pier Giorgio Frassati: ecco come funziona

Sulla collina di Torino i disabili si "gestiscono" da soli: «Siamo gli unici in Piemonte»

Sulla collina sopra Torino c'è una casa famiglia dove i disabili si gestiscono da soli. O almeno partecipano direttamente alla vita della struttura, occupandosi della parte "burocratica" ma anche della vita di tutti i giorni: «Un esempio? Facciamo noi la lista della spesa» sorride Dario Mongiano, nato nel 1962 con tetraparesi spastica e un asma grave. «E ora qui sono tra i meno gravi sorride».

Lui è uno dei fondatori della casa famiglia Pier Giorgio Frassati di Moncalieri, che oggi ospita dieci persone con disabilità motorie. Ed è l'unica in Piemonte con queste caratteristiche di "autogestione". Il merito è proprio di persone come Mongiano, che non si sono arresi alle difficoltà e sono riusciti a raggiungere gli obiettivi che si erano prefissati: «I miei genitori mi hanno fatto fare una vita buona, accompagnandomi ovunque e facendomi frequentare la scuola pubblica invece delle classi speciali - guarda indietro il 62enne - All'epoca c'erano ancora le classi speciali ma mia mamma, che era maestra, aveva deciso che io dovevo stare nelle elementari "normali". Gli insegnanti non hanno avuto paura, i 38 compagni di allora mi hanno accolto e non mi hanno mai fatto nulla. E la coppia di bidelli-custodi si è presa cura di me, trattandomi come un figlio». 

Mongiano è arrivato fino alla laurea in Filosofia e al diploma di perfezionamento in Bioetica al Gemelli di Roma, il polo principale più importante in Italia per quel settore. Poi si è "inventato" la casa famiglia: «Insieme a un mio amico disabile, nel 1991, ho creato un'associazione per promuovere la costruzione di una comunità. Poi, nel '97, ho trovato questo terreno comunale e nel 2004 sono partiti i lavori. Merito dell’aiuto di enti pubblici, fondazioni private e 8 x mille, che ci hanno permesso di mettere per una spesa complessiva di 2 miliardi e 440 milioni di lire». Così, da circa 20 anni, la comunità Frassati ospita persone con disabilità. Che non sono solo ospiti, anzi: «In Piemonte siamo gli unici a gestisci direttamente, tanto che la Regione ha firmato una delibera ad hoc per autorizzarci. Intanto l'associazione si è trasformata in una fondazione e anche noi disabili ricopriamo dei ruoli». E lei che posizione ha? «Io? Nessuna, perché dopo, 35 anni di lavora per la struttura, sono in pensione - risponde Mongiano con un grande sorriso - Mi dedico alla lettura e a Mozart. Ho solo il compito di ringraziare per le offerte che riceviamo dai tanti privati».

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