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Santena

Un investimento nel futuro: al via i lavori per la nuova Casa di Comunità, cuore dei servizi sanitari locali

A Santena prende vita la 'Casa di Comunità': un nuovo polo sanitario per migliorare l'accesso alle cure e la qualità dell'assistenza.

Un investimento nel futuro: al via i lavori per la nuova Casa di Comunità, cuore dei servizi sanitari locali

Un nuovo presidio per riunire in un unico spazio i servizi sanitari dislocati in paese e migliorare così l’accesso alle cure e la qualità dell’assistenza: sono partiti a Santena i lavori per la realizzazione della ‘Casa di Comunità’.

La struttura sorgerà nei locali dell’ex scuola Vignasso (via Vignasso, 6) e ospiterà ambulatori specialistici (cardiologia, diabetologia, pneumologia), un centro prelievi, uno spazio dedicato a pediatria e allattamento. E ancora, il servizio psicologico, il CUP, la guardia medica. Nel presidio, saranno poi anche stabilmente presenti medici di medicina generale e infermieri di comunità. Molti di questi servizi, che attualmente sono attivi in forma provvisoria nei locali adiacenti alla Casa di Riposo Forchino, troveranno così ora una collocazione definitiva.

«Si tratta di un’opera in cui crediamo molto, perché rappresenta il futuro della sanità locale», dichiara l’assessore ai lavori pubblici Paolo Romano. «Un progetto, frutto di un percorso condiviso con l’ASL TO5, che rappresenta un investimento concreto sul benessere delle persone», aggiunge il sindaco Roberto Ghio, «e ci permetterà finalmente di offrire ai cittadini un presidio sanitario unico, efficiente e vicino alle loro esigenze. Un luogo moderno e accessibile». Oltre a ‘concentrare’ molti dei servizi dell’ASL TO5 presenti a Santena, «verrà infatti data la possibilità ai medici di base e agli altri professionisti sanitari di operare all’interno di ambienti funzionali e ben attrezzati», spiega Romano.

L’investimento è interamente finanziato dal Comune, tramite un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti pari a 1.250.000 euro. I lavori dureranno circa otto mesi e si punta ad aprire la struttura a inizio 2026. «Si tratta di un cantiere relativamente semplice dal punto di vista esecutivo – spiega l’ingegner Renzo Bounous, progettista dell’intervento – e, salvo imprevisti legati al meteo, confidiamo di rispettare i tempi previsti. Abbiamo progettato questa struttura seguendo tutte le norme cogenti per locali ad uso medico. Il Comune ci ha permesso di realizzare ambienti che, a nostro avviso, si avvicinano al livello ospedaliero: spazi adeguati, ben attrezzati e realizzati con materiali di qualità, pensati per offrire condizioni ottimali sia al personale sanitario che ai pazienti».

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