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il fatto nel canavese
10 Luglio 2025 - 07:35
Lunedì sera, poco prima delle 19, la tranquilla località di Prascorsano è stata scossa da un avvenimento singolare e, per alcuni abitanti, piuttosto inquietante. Un lupo adulto è stato avvistato mentre percorreva con passo cauto una strada secondaria, nei pressi delle prime case del paese. Un'apparizione fugace ma intensa, che ha lasciato un'impronta indelebile nella memoria di coloro che lo hanno osservato direttamente, sollevando una serie di domande sull'aumento della presenza di questi animali nei pressi dei centri abitati.
Alcuni residenti, seppur allarmati, hanno mantenuto la calma e seguito la scena con attenzione. Uno dei testimoni racconta: “Sembrava spaesato, ma non minaccioso. Si muoveva lentamente, come se cercasse qualcosa.” Probabilmente in cerca di cibo, forse attirato da odori provenienti da bidoni dell’immondizia o giardini privati, il lupo ha infine ripreso la sua strada verso i boschi, senza manifestare alcuna aggressività. Uno dei nostri lettori, che ringraziamo per la prontezza, è riuscito persino a catturare il momento con una fotografia, documentando un evento piuttosto insolito per un paese collinare. L'episodio di lunedì non è isolato.
Negli ultimi anni, gli avvistamenti di lupi nelle valli del Canavese sono in aumento, segnalando una presenza sempre più strutturata e diffusa. Tale espansione è stata confermata anche da studi condotti da enti come il Parco Nazionale del Gran Paradiso, dove, dopo decenni di tutela e monitoraggio, la popolazione del lupo ha ripreso a crescere stabilmente, riconquistando territori da cui era scomparsa nel secolo scorso. Si tratta di un ritorno naturale, risultato di un equilibrio ecologico che si va ristabilendo, ma che comporta nuove sfide per i residenti di queste aree. Le autorità ambientali e gli esperti di fauna selvatica invitano alla calma: "Il lupo ha un comportamento schivo, evita il contatto con l'uomo e non è pericoloso se non viene infastidito", sottolineano gli specialisti.
Tuttavia, si raccomanda di non lasciare incustoditi animali domestici, specialmente di notte, e di evitare di abbandonare rifiuti organici o avanzi nei pressi delle case, poiché potrebbero attirare predatori in cerca di cibo facile. La preoccupazione, comprensibilmente, si diffonde tra la popolazione, specialmente tra coloro che possiedono animali da cortile o vivono in aree isolate. Tuttavia, cresce anche la curiosità e l’interesse verso un animale che da secoli incarna il fascino del selvatico, del mistero e della libertà: una creatura mitizzata e temuta, che oggi è al centro di un acceso dibattito tra chi ne auspica la protezione e chi ne denuncia i potenziali pericoli. In definitiva, quanto accaduto a Prascorsano non è soltanto un fatto di cronaca locale. Esso rappresenta un segnale di una più profonda trasformazione, in cui l’uomo e il lupo tornano a incrociare i propri cammini, non più nelle fiabe, ma nella realtà quotidiana di un territorio che, tra montagne e valli, riscopre la propria anima selvaggia.
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