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la lamentela
31 Luglio 2025 - 09:10
A Leini, come in molte altre città italiane, l’estate porta con sé un fenomeno ormai diffusissimo: giovanissimi che sfrecciano per le strade e i marciapiedi a bordo di monopattini elettrici. Un’abitudine che, se da un lato rappresenta un segno di libertà e indipendenza per i ragazzi durante le vacanze scolastiche, dall’altro sta diventando motivo di crescente preoccupazione per molti cittadini.
In particolare, sui social network locali si moltiplicano le segnalazioni e le lamentele. Un recente post pubblicato da una residente ha acceso il dibattito:
“Cari genitori, lo so, la scuola è finita e non si possono tenere i bambini in casa, ma almeno vogliamo insegnare l’educazione sia civica che stradale? Anche perché una persona anziana, che non ha i riflessi pronti, che fa?”
“Vi spiego il perché di questo post… via Carlo Alberto, velocità moderata (forse sui 30 e potrei essere nel torto pure io), gira l’angolo questo ragazzo con il monopattino elettrico (si e no 10/13 anni) che mi stava venendo addosso (non so come non ho preso il muretto per evitarlo). Ora, un signore anziano l’avrebbe già preso, questo poco ma sicuro, quindi vogliamo insegnare a questi ragazzi, oltre la civiltà, anche l’andare in strada?”
L’episodio ha riacceso il tema della sicurezza stradale e del rispetto delle regole, soprattutto tra i più giovani. In molti chiedono un intervento da parte dell’amministrazione comunale: campagne di sensibilizzazione, controlli più serrati e magari momenti educativi dedicati all’uso corretto dei mezzi elettrici, che sono ormai parte integrante del panorama urbano.
Va ricordato che il Codice della Strada stabilisce regole precise per l’uso dei monopattini elettrici: non possono essere utilizzati da minori di 14 anni, è obbligatorio l’uso del casco fino ai 18, e non è consentito circolare sui marciapiedi o trasportare passeggeri. Tuttavia, la normativa spesso non viene rispettata, complici anche la scarsa consapevolezza e il controllo limitato.
La questione, dunque, è duplice: da un lato il rispetto delle leggi, dall’altro un più ampio discorso di educazione civica e responsabilità collettiva. I genitori hanno un ruolo fondamentale nel trasmettere ai figli il senso del limite e l’importanza di comportarsi con attenzione e rispetto degli altri. Allo stesso tempo, il Comune potrebbe farsi promotore di iniziative rivolte ai giovani, magari in collaborazione con scuole, vigili urbani e associazioni del territorio.
Perché la convivenza tra pedoni, automobilisti e utenti dei nuovi mezzi di mobilità sostenibile sia possibile, serve un impegno condiviso. Prima che accada qualcosa di grave.
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