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I rom di Borgaretto che hanno accolto i bimbi dell'auto-pirata: «Erano terrorizzati»

Arifa Salkanovic vive nel terreno vicino all'ex campo nomadi. Due dei quattro rom di Milano sono arrivati da lei, con la madre, in bus

Arifa Salkanovic ha accolto a Borgaretto due dei quattro rom dell'auto-pirata a Milano

Arifa Salkanovic ha accolto a Borgaretto due dei quattro rom dell'auto-pirata a Milano

Sono scappati in bus dal capoluogo lombardo, insieme alla madre. Una volta arrivati a Torino, hanno preso il pullman 41 in direzione Borgaretto. Trovando rifugio nel terreno di strada Rotta Palmero, dove vivono due nuclei familiari dopo lo sgombero, sette anni fa, del campo nomadi che dista poche centinaia di metri. Si erano rifugiati nel Torinese due dei quattro minorenni di etnia rom che lunedì erano a bordo dell’auto, rubata, che ha travolto e ucciso in via Saponaro a Milano Cecilia De Astis, pensionata 71enne. A rintracciarli, di notte, sono stati gli agenti della polizia locale di Milano. Si tratta dei due fratellini di 13 e 12 anni, il più grande dei quali era al volante della macchina che ha ucciso la 71enne Cecilia. «Sì, hanno dormito qui. I due ragazzi in un letto e la mamma in un altro letto. Prima di dormire hanno mangiato delle pizze. Cos’hanno detto? Erano spaventati, terrorizzati, urlavano alla madre “Mamma, ho paura, stammi vicino”. Non so perché hanno fatto una cosa simile», racconta Arifa Salkanovic, 68 anni, quattordici figli (sette maschi e altrettante femmine) che da anni vive nell’appezzamento di terreno che è stato acquistato dai rom dopo lo sgombero del vicino campo.

I due ragazzini, dei quattro in totale, che erano a bordo dell’auto pirata sono arrivati a Borgaretto di pomeriggio. Prima erano in via Selvanesco, a Milano. Dove c’è il terreno, di proprietà di un bosniaco, nel quale risiedono. Sono fuggiti da Milano insieme alla madre, Paola Salkanovic. Il loro papà, invece, è in carcere a Roma, dove sta scontando una lunga pena per avere commesso numerosi reati in Italia e in Spagna. «La mamma non sapeva che avevano rubato una macchina. Mi ha detto “Se l’avessi saputo, avrei chiamato la polizia”. Mi dispiace per quello che è successo, ma sono sicuro che non volevano uccidere quella donna», assicura Arifa Salkanovic.

E invece, Cecilia De Astis è stata ammazzata e i ragazzini, dopo averla falciata, sono fuggiti. Oltre ai due fratellini in fuga con la madre, è stata rintracciata anche la loro cuginetta di 11 anni, intercettata sulla A6 Torino-Savona all'altezza del casello di Fossano, in direzione Ventimiglia. Si trovava su un furgone guidato dalla nonna, che è stata denunciata per ricettazione perché nell’abitacolo nascondeva oro rubato. Tutti e tre i minorenni - al cui ritrovamento ha contribuito la polizia stradale del Compartimento Piemonte - sono stati affidati a una comunità. Gli agenti sono ancora sulle tracce del quarto bambino a bordo dell’auto-pirata. 

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