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Il Piemonte è in bilico tra siccità e temporali a macchia di leopardo

Migliora la situazione per l’agricoltura, ma restano forti criticità su fiumi, torrenti e bacini idrici

Il Piemonte è in bilico tra siccità e temporali a macchia di leopardo

La situazione idrica in Piemonte continua a essere complessa. Le prolungate condizioni di siccità che hanno segnato la prima parte di agosto hanno lasciato il segno, e le precipitazioni recenti, pur presenti, risultano ancora troppo localizzate per poter invertire la rotta.

Secondo Mario Fossati, direttore di Est Sesia e di ANBI Piemonte, i primi venti giorni di agosto hanno visto “forti riduzioni delle portate nei principali corsi d’acqua”. E se è vero che negli ultimi giorni si sono verificati episodi piovosi anche intensi, la distribuzione a “macchia di leopardo” e il carattere temporalesco di tali eventi non hanno ancora prodotto miglioramenti strutturali. C'è però un dato che lascia spazio a un moderato ottimismo: la domanda agricola di acqua è in diminuzione. “L’abbassamento delle temperature, l’avvio della trinciatura del mais e la maturazione di parte dei risi stanno portando a una minore richiesta da parte degli agricoltori”, spiega Fossati. “Si tratta sicuramente di un miglioramento, anche se nei giorni scorsi molti Consorzi hanno dovuto attuare rigide turnazioni per salvaguardare i raccolti”. La stagione irrigua è ormai alla fase conclusiva, restano solo il mais da granella e i risi tardivi, con chiusura prevista per ottobre.

Il quadro fornito dall’Autorità di Bacino del Po evidenzia una situazione ancora fragile. La severità idrica resta “bassa con precipitazioni” nella maggior parte del Piemonte, ma sale a “media” in diversi sottobacini come Dora Baltea, Tanaro, Scrivia, Po Piemontese, Stura di Lanzo e altri corsi minori. Le criticità idriche persistono soprattutto nei territori legati a fiumi e torrenti già in difficoltà a metà mese. Tra questi, Stura di Demonte, Cervo, Elvo, Sesia, Agogna, Terdoppio e tratti del Po e della Dora Baltea.

Nel dettaglio, il Canale Cavour, che a Chivasso dovrebbe derivare 110 m³/s, è sceso a 45 m³/s, ovvero più che dimezzato. Sul fiume Sesia, il Consorzio Est Sesia rileva una riduzione del 55% della portata concessa, mentre sulla sponda destra, la Roggia Marchionale di Gattinara è rimasta chiusa per mancanza d’acqua. Cervo ed Elvo restano su livelli quasi nulli, senza benefici apprezzabili dalle recenti piogge. In alcune aree a valle della Roggia Marchesa, sarà necessario continuare l’irrigazione fino ai primi giorni di settembre.

Anche la situazione dei laghi e degli invasi non è confortante. Il Lago Maggiore, al 26 agosto, registra una quota negativa di -0,09 m a Sesto Calende, un dato ben al di sotto della media stagionale. Gli invasi del Biellese presentano livelli ridotti, ma comunque sufficienti a garantire la conclusione della stagione irrigua nei territori serviti.

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