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Scontri in Valsusa: No Tav entrano nel cantiere e la polizia usa gli idranti

Una quarantina di militanti contrari all'alta velocità, a volto coperto, hanno assaltato il cantiere di Traduerivi, dove il 27 luglio c'erano stati gli incendi

I No Tav a Traduerivi

I No Tav a Traduerivi

Torna la violenza dei No Tav, proprio nel cantiere di Traduerivi dove il 27 luglio scorso c'era stato un assalto ed erano stati appiccati ben tre incendi. Ieri notte, i militanti contrari all'alta velocità dopo la classica "battitura" sono riusciti ad entrare nel presidio, danneggiando alcuni materiali. «Dopo una formazione sul Tav e sulla lotta che viene portata avanti da trent'anni in Val di Susa, studenti e studentesse si sono mossi intorno al cantiere, per disturbare le truppe di occupazione. I giovani sono riusciti ad entrare all’interno delle reti, abbattute. Nella serata é stata aperta un'altra breccia in uno dei jersey di protezione e sono stati danneggiati materiali utili alla costruzione del fortino della devastazione», dichiarano i No Tav sui loro canali social.

Stando alle prime ricostruzioni, i No Tav erano poco più di una quarantina e molti di loro avevano il volto scoperto. La polizia li ha respinti con gli idranti. Non risultano, al momento, persone ferite.

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