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IL FATTO

Sogni che non vanno al tappeto: i pugili Lusci e Giannini inaugurano la loro palestra a Orbassano

Il Barrio del Boxeo apre le porte domenica e, ancora prima del taglio del nastro, annuncia lo stage con Dario Morello. E Lusci si prepara al prossimo match...

Sogni che non vanno al tappeto: i pugili Lusci e Giannini inaugurano la loro palestra a Orbassano

Non servono troppi giri di parole, a volte. Tre bastano: realizzare un sogno. Jacopo Lusci e Davide Giannini ci sono riusciti. Domenica pomeriggio, in strada Torino a Orbassano, inaugureranno la loro palestra: si chiama Barrio del Boxeo, ed è uno spazio da 600 metri quadri dedicato al pugilato e alle arti marziali. Non è solo un’apertura. È un punto fermo, in un’epoca in cui pochi rischiano e molti si tirano indietro. Già prima del taglio del nastro, l’annuncio: il 4 ottobre, tra quelle pareti nuove, salirà "in cattedra" Dario Morello, professionista da 24 vittorie su 25 incontri, campione italiano e internazionale nei welter e nei medi. Uno stage che sa di consacrazione, almeno simbolica. Giannini, 35 anni, racconta di non avere mai pensato a un piano B. «Questo o questo», dice, da anni. Guantoni alle mani da 16 anni, mezzo Paese girato per combattere, e la sensazione – ogni tanto – che il traguardo fosse più lontano di quanto sembrasse. «Non posso negare che ci sono stati momenti in cui ho pensato che non ce l’avrei mai fatta... e invece eccoci qua».

Lusci, invece, lo dice senza giri: il pugilato gli ha cambiato la vita. «Non è uno sport. È una vocazione», spiega. E ora spera di trasmetterla ai ragazzi che allenerà. Non solo a bordo ring. Qualche indizio lo lascia: entro fine anno, dovrebbe tornare a combattere. Sempre con lui, il maestro Salvuccio Consoli, dell’Orbassano Boxe. Tutto questo nasce da un’amicizia, prima ancora che da una società. Entrambi arrivano da altri lavori, più sicuri forse, meno esposti. Ma chi fa boxe – davvero – sa che rinunciare prima di provare è peggio che perdere. E loro due, la spugna non l’hanno mai gettata. Si rischia, fino a che non si sente la campana. Domenica alle 15:30 l’inaugurazione. Il Barrio è già una piccola storia che corre sui social, nei commenti di chi li conosce e di chi ha iniziato ad amarli. Per un giorno, sarà possibile anche solo passare, brindare, respirare quell’aria di guantoni e riscatto. E poi, magari, salire sul ring.

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