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Il caso
06 Settembre 2025 - 08:31
A Nichelino l'invasione dei cinghiali non è più un fatto sporadico, ma inizia a tramutarsi in una vera e propria emergenza urbana. Dopo le molteplici segnalazioni nella zona del Boschetto, un nuovo gruppo di ungulati è stato avvistato nella giornata di ieri lungo via Torricelli, strada di collegamento con via Artom e Mirafiori Sud, per ben due volte: alle 4 del mattino e, poco dopo, intorno alle 7. Attirati da alcuni sacchi dell'immondizia lasciati a terra, gli animali hanno rovistato tra i rifiuti, ribaltando contenitori e attraversando la strada a pochi secondi dal passaggio di alcuni veicoli, spostandosi verso il vicino Ranch delle donne. Una situazione potenzialmente pericolosa, come confermano le testimonianze di alcuni cittadini. «Li abbiamo sentiti questa notte, intorno alle 4. Ci siamo affacciati e ne abbiamo contati quattro, mentre rovistavano tra i sacchi della spazzatura - racconta Davide, un residente di via Torricelli -. Se i sacchi fossero stati nei bidoni anziché per strada, forse non sarebbero arrivati fin qui. Purtroppo, non tutti fanno bene la raccolta differenziata». Lo scorso marzo, il Comune di Nichelino ha approvato il passaggio da un sistema basato sulle tradizionali campane stradali al deposito dei sacchi fuori dalle abitazioni, per una gestione più efficiente e sostenibile dei rifiuti. Secondo i cittadini, anche se nei sacchi dovrebbe esserci solo plastica, può succedere che, per confusione o negligenza, finisca dell'organico, o comunque che si sprigionino odori capaci di attirare i cinghiali. «Serve un intervento deciso - dice un altro residente -. Ci sono anziani, bambini e persone con cani di piccola taglia che ora hanno il timore di uscire di casa». Allarmismo non condiviso dall'assessore alle Politiche Animaliste Fiodor Verzola, che invece punta il dito verso la cattiva gestione dei rifiuti da parte delle persone che frequentano alcune aree. L'assessore aveva già parlato in questi termini, indicando in particolare l'area delle griglie al Boschetto, dove spesso vengono abbandonati residui di grigliate e "merende nel verde".
«Capisco che l'episodio possa far preoccupare, ma non ci troviamo in una dinamica di estrema pericolosità, perché il cinghiale non è un animale che attacca a prescindere, né cani né persone. Stiamo prendendo provvedimenti, tra cui l'installazione di casette anti-intrusione per i rifiuti all'interno del parco, l'installazione di una rete metallica a nord del Sangone per impedire l'accesso degli animali, e dei cannoncini temporizzati a salve come metodo dissuasivo. Contiamo di fare tutto in autunno. Nel frattempo, consigliamo di non farsi prendere dal panico e tenere sempre i cani al guinzaglio». Più dura la posizione dell'assessora al Ciclo dei Rifiuti Erika Faienza, che non si dice contraria alla possibilità di abbattimenti selettivi nel caso in cui il problema dovesse protrarsi. «Sì a misure non cruente, ma se queste non funzionano, la priorità per me resta la sicurezza dei cittadini - ha dichiarato -. In ogni caso, la raccolta differenziata deve essere fatta con criterio. A breve avvieremo una serie di incontri con i residenti di via Torricelli per discutere del problema e stiamo pensando di schermare i rifiuti per alcuni condomini. Fare bene la raccolta rifiuti è un primo passo importante per arginare il problema».
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